E' la Formula 1 delle strategie: il capolavoro Ferrari con la virtual safety car

Formula 1

E' successo durante il 19esimo giro e in regime di virtual safety car dopo lo stop della Haas di Grosjean. La Ferrari sfrutta la situazione per far rientrare Vettel ai box: il tedesco esce davanti a Hamilton fino a quel momento leader della corsa. Ecco cosa è successo nel dettaglio

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Vettel e la Ferrari, come nasce il successo di Melbourne? La Scuderia di Maranello ha sfruttato in modo perfetto un momento di virtual safety car, in occasione dello stop della Haas di Grosjean, per passare al comando della gara. Capolavoro di strategia e, a detta di qualcuno e dello stesso Vettel, anche un pizzico di fortuna. Tutte componenti sulle quali è stato costruito nel trionfo dell'Albert Park, cui si somma la forza del pilota tedesco che nel finale ha resistito al pressing di Hamilton (poi crollato negli ultimi giri).

Ecco cosa è successo

Tutto comincia dalle Haas. Prima quella di Magnussen e poi quella di Grosjean, a metà gara devono fermarsi poco dopo un pit stop: per il danese e il francese va in tilt la gomma posteriore sinistra, con il box del team tedesco che si dispera per aver mandato in frantumi una gara ottima fino a quel momento (Magnussen era 4°). A questo punto si entra in regime di virtual safety car che nel corso del 19esimo giro la Ferrari sfrutta nel miglior modo possibile per far rientrare Vettel ai box (poco prima anche Raikkonen per provare un difficile undercut  visti i circa 4'' di ritardo da Hamilton). Seb, tolto il limitatore, esce davanti a Hamilton fino a quel momento leader della corsa. 

Curve strette per guadagnare tempo

In questa fase Vettel fa una magia. Innanzitutto gira stretto, perché quando si è in regime di virtual safety, a pari velocità per tutti, se si fa meno strada di conseguenza si guadagna tempo. Poi, quando è libero di andare alla sua velocità, il pilota della SF71 H affronta una curva sfiorando il muro e, dopo il pit limit, va a costruire il vantaggio che lo porta la primo posto. "Com'è potuto succedere? Colpa mia", chiede e si chiede il britannico in un team radio. E' il momento decisivo della gara e l'ordine d'arrivo dei primi tre non cambierà più fino alla bandiera a scacchi.