Dalla Red Bull e dal futuro di Ricciardo passando per la Ferrari e fino ad Alonso. Lo spagnolo, che è in cerca di garanzie tecniche dalla McLaren e guarda alla 24 ore di Le Mans, potrebbe davvero dire addio alla F1
Vuol far la parte del forte Daniel Ricciardo. In ballo c'è il suo futuro e oltre. E dopo aver dimostrato tutto il suo valore a Montecarlo è pronto a sedersi con il suo team e parlare del rinnovo. Il gran capo Red Bull, Mateschitz. sabato lo ha chiamato, ma un gradino più sotto, Marko e Horner hanno anche un altro nodo da sciogliere: quello dei motori. Nel Principato alcune mani si sono strette, e così al 90% nel 2019 potremmo vedere Ricciardo guidare ancora una Red Bull motorizzata Honda e non più Renault.
Il resto sarebbe tutto una cascata di rinnovi a questo punto. In Ferrari quello di Raikkonen farebbe felice soprattutto Vettel. Perchè l'alternativa al finlandese, sempre in casa, si chiama Charles Leclerc. Ma sa un po' di azzardo visto che il giovane monegasco è alla sua prima stagione in Formula Uno. Per farlo crescere le alternative sono quelle delle due scuderie motorizzate Ferrari: Haas e il suo attuale team, l'Alfa Romeo Sauber, che con l'arrivo di Simone Resta come direttore tecnico sembra sempre di più il team B del Cavallino.
Anche la Force India potrebbe diventare lo junior team della Mercedes, sempre che in parte non lo sia già visto certi comportamenti in pista di Esteban Ocon che sotto la tuta rosa ha comunque la stella a tre punte. Toto Wolff ha davanti a sé settimane impegnative, perchè oltre ai suoi giovani da sistemare sul tavolo ci sono anche i rinnovi di Hamilton e Bottas. Per Lewis è questione di tempo ma soprattutto di soldi.
In cerca di garanzie tecniche invece c'è Alonso: se la McLaren non gliele darà e vincere a Le Mans gli farà rivivere emozioni lontane, lo spagnolo potrebbe davvero dire addio alla Formula Uno. La tripla Corona il sogno-obiettivo. Una macchina in Indycar il mezzo per realizzarlo.