Morte Sergio Marchionne: le parole da ricordare del presidente della Ferrari

Formula 1

E' stato un presidente molto presente, con i dipendenti, con la squadra e con i piloti. Durante il suo mandato alla Ferrari non sono mancate polemiche e frecciatine, ma anche ironia e battute. E soprattutto un grande senso di responsabilità verso i tifosi

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Con lui alla guida la Ferrari è tornata competitiva e vincente. Non soltanto un esempio di efficacia nel lavoro quotidiano, Sergio Marchionne è stato efficace anche nell'esprimere concetti spesso diretti, quantomai chiari e anche quache volta ironici. L'incarnazione perfetta del cosiddetto DNA Ferrari, riconoscibile, altrimenti non sarebbe stato interessante, come amava dire. Dalla "battaglia" con la F1 (con dentro anche le minacce di abbandono) all'orgoglio per aver riportato Alfa Rome nel circus. Non sono mancate le coccole per Sebastian Vettel e rimbrotti a Kimi Raikkonen. Tanti fatti, qualche parola. Ecco quelle da ricordare.

"La Ferrari si è guadagnata il diritto a rappresentare il DNA della F1"

Un forte senso di appartenenza e una rivendicazione radicata nell'importanza che il marchio Ferrari ha rivestito per il MotorSport e in particolare per la F1 ribadito con forza nella polemica con Liberty sulla riduzione dello sviluppo dei motori della monoposto: "La Ferrari per ragioni storiche si è guadagnata il diritto di rappresentare il DNA di questo sport, non ci interessano ragioni commerciali che possano diluire tale DNA, Liberty ci lasci lavorare, non tocchi le questioni tecniche, che poi di queste cose non è che ne capisca un tubo".

"Ho visto i piloti tranquilli, o abbiamo fatto una grande macchina oppure una ciofeca..."

Sempre attento allo sviluppo della monoposto, a gennaio, a un mese circa dalla presentazione della nuova macchina, Marchionne era stato a Maranello per verificare l'andamento dei lavori: "Ho visto i ragazzi fin troppo tranquilli, questo significa o che abbiamo fatto una ciofeca, oppure che abbiamo fatto una grande macchina. Ma sono sicuro che tutti hanno lavorato per fare una grande vettura".

"Acquistare Ferrari? Altro che biglietto della lotteria, pensiamo a farla vincere"

Talmente immerso nel mondo del Cavallino che negli scorsi mesi si era ipotizzato addirittura di un acquisto, da parte di Sergio Marchionne, della Ferrari, una volta uscito da Fca: "Io acquistare la Ferrari? E con quali soldi? Altro che biglietto della lotteria. Pensiamo ad arricchire la Ferrari e a farla vincere, così staremo tutti bene".

"Il ritorno in F1 di Alfa Romeo è un evento storico"

Uno dei momenti più importanti nella carriera in FCA di Sergio Marchionne è stato sicuramente l'aver riportato l'Alfa Romeo in Formula 1: "E' un momento storico, importante per il brand e per il mondo della F1 ed è segno tangibile di quanto FCA creda in questo sport". A microfoni spenti poi disse in relazione a questo evento: "E' una figata".

"Ecclestone deve ringraziare la Ferrari, grazie a noi è diventato miliardario"

Un linguaggio sempre diretto e talvolta pungente, spesso con il sorriso sulle labbra, ma senza giri di parole, come quando si rivolse ad Ecclestone, capo della Fom, in questo modo: "Bernie deve ringraziare la Ferrari che l'ha aiutato a diventare capo della Fom, e questo gli ha permesso di fare tanti di quei soldi, che mi complimento con lui, perché è diventato un miliardario".

"Fuori per una candela da 59 euro, assurdo!"

Attentissimo ai bilanci e a promuovere il marchio, Sergio Marchionne, è stato sempre attento ai risultati sportivi della sua creatura. Ciò ha comportato, qualche volta, delle frustrazioni quando i risultati non sono arrivati, come quando in Giappone un problema tecnico compromise la gara di Vettel. "E' incredibile che un componente da 59 euro comprometta una gara di una macchina che costa due milioni di euro. Questo da fastidio, sono problemi che dobbiamo valutare, li aggiusteremo".

"La Ferrari è la cosa più bella che mi sia mai capitata"

Un momento particolarmente bello per Sergio Marchionne è stato sempre la festa della Ferrari, lo scorso 9 settembre, nel promuovere e commentare l'evento, dimostrò tutto il suo grande amore per la famiglia del Cavallino: "Ho lavorato anche per cose che non mi hanno gratificato, essere qui è invece una grande fortuna, è la cosa più bella che mi sia capitata".

"Ho detto a Seb che lui è felice della macchina"

Un uomo squadra in tutto e per tutto, anche nel rapporto con i piloti, come quando all'indomani del secondo posto del GP di Cina diede vita a un simpatico siparietto con Vettel: "Arrivare secondi in questo modo da un po' fastidio, ma a Vettel ho detto che è felice dell macchina, ora ve lo chiamo..."

"Kimi oggi aveva altri impegni"

Stima e ammirazione per Vettel, qualche bacchettata a Raikkonen, sempre nel GP di Cina 2017 disse del finlandese: "Oggi Kimi aveva altri impegni, non so forse aveva da fare altro (e rivolto ad Arrivabene), Kimi era stanco oggi? Oggi evidentemente non era al massimo della sua forma"