F1, GP Giappone 2018: il commento di Mara Sangiorgio

Formula 1

Mara Sangiorgio

Il tedesco della Ferrari dovrà affrontare le prossime cinque gare come potenziali vittorie per dare un senso alla volata finale e a una stagione in cui le speranze mondiali sono state accesissime. Ma ora più complicate

LA CRONACA DEL GP GIAPPONE

Guardare avanti. E' la frase che ha fatto un po' da file rouge nella prima giornata in pista a Suzuka. Per la Ferrari è un obbligo, affrontare le prossime cinque gare come potenziali vittorie per dare un senso alla volata finale e a una stagione in cui le speranze mondiali sono state accesissime. Anche se ora più complicate. Sebastian Vettel è consapevole che con 50 punti tra lui e Hamilton non è più tutto nelle sue mani, ma la fiducia nella sua monoposto e nella sua squadra rimane alta. In Giappone il tedesco si aspetta infatti di tornare a essere vicinissimo ai due Mercedes e potersela giocare, anche in qualifica. E su una pista come questa sarebbe importantissimo per puntare alla vittoria. Mentre Vettel allontana le voci di instabilità nel team, anche Arrivabene fa lo stesso su quelle che lo hanno avvicinato alla Juventus dopo l’addio di Marotta. "Io sono alla Ferrari e il mio futuro sarà alla Ferrari", ha assicurato il team principal della Rossa, ricordano che già da tempo fa parte del Consiglio d’Amministrazione dei bianconeri. In queste ultime cinque gare servirà questo: compattezza e la miglior Ferrari di sempre per battere una Mercedes che ha dimostrato da ultimo in Russia di giocare in maniera unita e perfetta pensando a massimizzare i risultati per entrambe le classifiche. E allora, sia Bottas che Hamilton vogliono solo guardare avanti e lasciarsi quella strana domenica alle spalle. Il finlandese con la consapevolezza che la sua missione sarà quella del buon team player, Hamilton per dimostrare che può vincere il quinto titolo senza bisogno di aiuti altrui. Da campione.