La W09 a livello di setup e potenza è sembrata ancora una volta, come a Sochi, nettamente superiore alla Ferrari. Vettel, terzo nelle ultime libere, si é piazzato come primo inseguitore della coppia Mercedes ma con un ritardo di otto decimi di secondo
È già nella dimensione Fangio Lewis Hamilton, proiettato verso il quinto titolo. Lo ha dimostrato anche a Suzuka, costantemente primo in entrambe le sessioni di libere. Veloce e in perfetta sintonia con la sua Mercedes tanto da mettere un margine esagerato anche tra sè e il compagno Bottas a parità di macchina, quattro decimi. Quella macchina che a livello di setup e potenza è sembrata ancora una volta, come era già successo il venerdì di Sochi, nettamente superiore alla Ferrari. Sebastian Vettel, terzo, si è piazzato come primo inseguitore della coppia Mercedes ma con un ritardo di otto decimi di secondo, nonostante anche la rossa sia sembrata guidabile e bilanciata. La vera difficoltà la Ferrari l’ha avuta con le gomme più morbide, le supersoft, sia nel giro da qualifica che nella simulazione gara, mentre i tempi poi sulle gomme soft erano in linea con quelli di Hamilton e la Mercedes. È ovvio che cercando più carico aerodinamico per ritrovare bilanciamento – era già successo a Sochi – la Ferrari stia soffrendo in velocità di punta e nell’utilizzo della gomme morbide. E’ tutta una questione di pista, monoposto e rotazione motori, anche secondo Maurizio Arrivabene, che ha smentito categoricamente che i sensori montati dalla Federazione sulla batteria della SF71 H abbiamo influito sulle prestazioni di queste ultime gare. Sebastian Vettel rimane ottimista, anche se consapevole che battere questa Mercedes, anzi questo Hamilton sarà difficile. Ora, solo la qualifica toglierà i dubbi su motori potenza e valori, in attesa però della verità che conta di più. Quella che porta onore e punti.