Formula 1, Red Bull velocissima in Messico, perchè?

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Cristiano Sponton

Red Bull GP Messico (foto: Sutton)

Gli oltre 2000 m di altitudine di Città del Messico hanno permesso alla Red Bull di far emergere la superiorità telaistica delle RB14 progettata da Adrian Newey e dal suo team tecnico, mascherando nel contempo le debolezze della monoposto di Milton Keynes

I MOMENTI CHIAVE DELLA STAGIONE

In Messico vince come da pronostico la Red Bull di Verstappen ed Hamilton si laurea per la quinta volta campione del mondo nonostante una gara molto difficile. Per la Mercedes è stata uno dei GP peggiori a livello di performance della stagione, ma nonostante questo il pilota inglese è riuscito ad ottenere un quarto posto, più che sufficiente per raggiungere Fangio.

La Red Bull è arrivata in Messico sapendo che sarebbe stata l’ultima occasione stagionale per riuscire a vincere una gara. Le impressioni che avevano i responsabili del team erano giuste perché la RB14 ha nettamente dominato il fine settimana sia in qualifica che in gara. Peccato per il ritiro di Ricciardo perché poteva anche lui salire sul podio e al momento della rottura della frizione si trovava in seconda posizione.

Verstappen, partito dalla seconda posizione, ha costruito la sua vittoria in partenza riuscendo a scavalcare Hamilton alla prima staccata. Da quel momento in poi ha controllato piuttosto facilmente tutti i suoi avversari tanto da permettersi un pit stop di sicurezza al giro 48.
Verso la fine della gara e dopo essere stato avvisato del ritiro del compagno di squadra ha chiesto al team di abbassare la potenza della Power Unit perché temeva un ritiro. Nonostante questo ha inflitto, a parità di soste, oltre 17 s a Vettel che ha terminato al secondo posto.

Il tracciato di Città del Messico è poco indicativo per analizzare le prestazioni complessive di una monoposto. Il fatto di trovarsi a 2000 m di altitudine determina una significativa rarefazione dell’aria ed è proprio questo fattore ad aver esaltato le caratteristiche positive della Red Bull RB14, nascondendone i difetti. La caratteristica positiva è il carico aerodinamico e quella negativa, che in questo fine settimana non si è vista, è la resistenza all’avanzamento. Questi due aspetti abbinati al fatto che Mercedes e Ferrari non hanno potuto spingere al massimo delle prestazioni le Power Unit per i logici, vista l’altura, problemi di raffreddamento, hanno fatto sì che la Red Bull sia emersa come vettura di riferimento nel fine settimana.