Formula 1 2018, il Mondiale dai due volti: i momenti chiave della stagione. VIDEO

Formula 1

Da Melbourne al decisivo GP di Città del Messico, tutto quello che c'è da sapere su una stagione che la Ferrari sembrava avere in pugno e che poi è tornata nelle mani della Mercedes fino al trionfo di Hamilton

FOTO. HAMILTON V, I TITOLI - NUMERI E RECORD

I MOMENTI CHIAVE DELLA STAGIONE

Una stagione dai due volti chiusa con il trionfo di Lewis Hamilton. La Ferrari sta per lasciarsi alle spalle questo campionato con il rimpianto di aver fallito il ritorno al successo mondiale dopo una prima parte fatta di successi e, in generale, ottime prestazioni. Dopo Monza, però, tutto è cambiato: gli errori di Vettel e della Rossa e una Mercedes tornata d'acciaio hanno spianato la strada ad un Hamilton sempre concentrato, impeccabile, forte di un perfetto gioco di squadra e anche dello spirito di sacrificio del compagno Valterri Bottas. Qui ripercorriamo le tappe salienti che hanno portato al quinto titolo in carriera di Hamilton.

AUSTRALIA+BAHRAIN=ROSSA SUPER

Sebastian Vettel vince le prime due gare. In Australia, il 25 marzo, si assiste a un capolavoro strategico durante il regime di virtual safety car, con la Ferrari del tedesco che strappa il primo posto a Hamilton e vince il GP d'esordio. Lewis, crollato nel finale, è secondo, mentre chiude terza l'altra Rossa di Kimi Raikkonen. L'8 aprile Seb si ripete in Bahrain: scattato dalla pole, resiste con una gomma al limite agli attacchi della Mercedes di Bottas. Terzo Hamilton. Raikkonen out dopo un problema al pit stop. E' il GP in cui la SF71 H colpisce un meccanico della Rossa, poi operato per la frattura di tibia e perone.

CINA, ECCO VERSBATTEN...

Quello del 15 aprile è stato un vero Shanghai, un GP della Cina versione rompicapo e che si è sbloccato solo nel finale, rivoluzionando quello che sembrava un copione scritto a metà gara. Prima la safety car per un contatto tra le Toro Rosso a spaccare in due la gara, poi protagonista diventa la Red Bull, nel bene e nel male: da un lato Daniel Ricciardo che va in testa con una serie di favolosi sorpassi e vince la gara, dall'altro Max Verstappen, che centra la monoposto del poleman Sebastian Vettel e distrugge la gara del ferrarista. Seb chiude addirittura ottavo (dietro gli scarichi della McLaren di Alonso). Secondo posto per la Mercedes di Bottas, terza la Ferrari di Raikkonen. Kimi, quinto in alcune fasi della gara, ottiene un podio che tiene in alto la Rossa in un weekend che sembrava destinato a bissare quello trionfale in Bahrain.

BAKU, IL PRIMO ERRORE DI SEB

Gara incredibile in Azerbaigian il 29 aprile. Avvio caotico e finale pazzesco condizionato dalla safety car. Hamilton va in testa negli ultimi giri dopo la foratura di Bottas. Secondo Raikkonen, a podio Perez e Vettel quarto. Il tedesco, a lungo leader della gara, nel finale fallisce il sorpasso per tornare al comando. Le Red Bull si scontrano e si eliminano. 

FRANCIA, CONTATTO BOTTAS-VETTEL

A Le Castellet, il 24 giugno, la gara viene dominata da Hamilton che torna in testa alla classifica del Mondiale: 145 punti, a +14 su Vettel. Partenza caos con il contatto tra Bottas e Seb: foratura per il finlandese, ala sostituita per la Ferrari. Il tedesco da 17° a 5°, mentre va sul podio il compagno di squadra Raikkonen. Red Bull: secondo Verstappen, quarto Ricciardo. Decimo Leclerc con l'Alfa-Sauber.

AUSTRIA, HAMILTON OUT. SEB TORNA PRIMO

Clamoroso nono GP della stagione. A Zeltweg, il 1° luglio, vince Verstappen su Red Bull, poi le Ferrari di Raikkonen e Vettel. Entrambe le Mercedes si fermano per problemi al motore in una domenica a dir poco disastrosa. Out anche Ricciardo e Hulkenberg. Seb torna in testa al Mondiale con un punto di vantaggio su Hamilton. La Rossa a questo punto avanti anche nella classifica Costruttori 

GERMANIA, SEB SUL MURO... DI CASA

Per la Ferrari sembra mettersi tutto bene quando in qualifica Hamilton passa sui cordoli e danneggia la macchina, per poi sostituire il cambio. Il britannico parte 14esimo. Ma il giorno dopo - 22 luglio -  è un'altra incredibile storia. Vettel va a muro con la Ferrari quando era in testa al 52esimo giro, Hamilton si ritrova al comando dopo una super rimonta. Bottas secondo, poi Raikkonen che con il podio salva la giornata della Ferrari. Cambiano ancora le classifiche del Mondiale: il britannico della Mercedes torna primo a +17 punti su Seb.

UNGHERIA, POLE DECISIVA. HAMILTON A +24

La Ferrari arriva da favorita, ma nel Q3 la pioggia aiuta Hamilton che prende la pole. Il 29 luglio il britannico vince all'Hungaroring e ottiene il 67esimo successo in carriera. La Ferrari va sul podio con Vettel e Raikkonen. Il tedesco passa nel finale Bottas (con contatto) e limita i danni in classifica, lasciando il Mondiale aperto: a questo punto della stagione sono 24 i punti di differenza tra i primi due. Per l'altra Mercedes un'impeccabile gara in funzione di Lewis: poi Valterri chiude quinto alle spalle di Ricciardo.

BELGIO, RIECCO VETTEL!

Altra pioggia d'estate e altra pole position di Hamilkton, stavolta in Belgio. Ma la gara del 26 agosto offre un copione assai diverso dall'Ungheria: Vettel sorpassa al primo giro e poi controlla il resto della gara, chiudendo davanti a Lewis Hamilton e portandosi a -17 nel Mondiale. Terza posizione per Verstappen e quarto per Bottas, ritirati Raikkonen e Ricciardo. Pauroso l'incidente a inizio gara tra Hulkenberg, Alonso e Leclerc.

E IN ITALIA...

Sembrava tutto perfetto per la Ferrari. La pole di Kimi Raikkonen, tutta la prima fila a Monza, il GP di casa e l’entusiasmo pazzesco dei tifosi. Poi, però, il 2 settembre ha vinto Lewis Hamilton. Nell'Inferno Rosso, il britannico della Mercedes ha tagliato per primo il traguardo nel Tempio della velocità, in una gara dove tutto è stato deciso alla partenza, proprio con il contatto tra la W09 di Lewis e la SF71 H di Sebastian Vettel. Prima un “bacio”, poco dopo un botto più forte che ha portato in testacoda il tedesco. Semplice incidente di gara, dirà poco dopo la Direzione. E di lì per Seb è cominciata una lunga e straordinaria rimonta: chiude quarto e il distacco in classifica diventa di 30 punti in favore del pilota Mercedes.

SINGAPORE, ERRORE ROSSO

Errore di strategia della Ferrari, nel secondo stint le ultrasoft non funzionano. A Marina Bay, dunque, non va a buon la strategia con Vettel, che perde il 16 settembre la posizione su Verstappen dopo un pit stop. Seb è autore di una partenza incoraggiante con un sorpasso su Verstappen per prendersi il secondo posto, ma poi perde al rientro dalla sosta. Da qui il tedesco subisce un calo, probabilmente più mentale: va sul podio, ma il weekend è molto amaro. Vettel a questo punto del campionato ha perso 48 punti in 5 gare.

RUSSIA, L'ORDINE DI SCUDERIA

Vettel non vede Hamilton e si fa infilare in un punto in cui, in teoria, non si sorpassa. Il 30 settembre a Sochi vittoria di Lewis, la 70^ in carriera. Ma forse è la meno onorevole sia per il pilota che per la Mercedes: il team a metà gara chiede a Bottas di scansarsi per lasciare al compagno di squadra il secondo posto, che poi diventa primo dopo la sosta di Verstappen (gran rimonta, quinto). Seb terzo, Raikkonen quarto: per la Ferrari il Mondiale diventa sempre più in salita: il tedesco a -50 punti dal leader della classifica.

GIAPPONE, SEB SI GIRA

Vince ancora Hamilton, in testa dall'inizio alla fine a Suzuka il 7 ottobre. Grande partenza di Vettel, che poi si gira nel tentativo di superare Verstappen. Succede all’ottavo giro, subito dopo il rettilineo e in un punto non favorevole. Ma quella finestra per Seb è sufficiente e prova: Verstappen non lo vede e le due monoposto si toccano in un incidente considerato di gara dalla Direzione. La SF71 H si gira, va al pit per alcuni danni all’ala e deve ricominciare dal fondo della gara. Risale dal 18esimo posto e chiude al 6°, toglie il giro veloce a Hamilton (niente Grand Chelem) ma non riesce a mettere fine al momento terribile suo e della Ferrari. Lewis allunga a +67 punti nella classifica del Mondiale.

USA, PENALITA' VETTEL

Il momento chiave ad Austin, al di là della gara, si consuma nel venerdì di libere. Nelle FP1, infatti, Vettel non rallentato a sufficienza in regime di bandiera rossa e viene penalizzato con tre posizioni griglia. Di fatto il Mondiale si chiude qui.

USA, VETTEL SI GIRA ANCORA

Vettel il 21 ottobre incappa nell'ennesimo errore stagionale. Accade al via di Austin per il contatto con Ricciardo che lo ha fatto retrocedere al 14esimo posto. Poi rimonta e chiude quarto, superando proprio al penultimo giro l'altra Mercedes di Bottas. Ma l'episodio conferma il momento no del tedesco e una scarsa serenità che lui stesso conferma di non avere anche fuori dalla pista.

E' GIA' MONDIALE 2019

Il GP del Messico è stata una formalità nell'assegnazone del titolo a Hamilton. Mancano ancora due round alla fine del campionato, in Brasile e poi Abu Dhabi. Quanto raccontato è la sintesi dei momenti salienti di una stagione che ha confermato lo strapotere delle Mercedes ma, errori a parte, anche la crescita della Ferrari. Rossa che nel 2019 ripartirà da Sebastian Vettel ma anche da Charles Leclerc. Sarà il monegasco il dopo Raikkonen, per un futuro che la Rossa punta a far tornare trionfale dopo l'ultimo successo nel 2007. Nel Mondiale che verrà cambieranno molte lineup (coppie) di piloti, con un progressivo ringiovanimento ai box. E cambieranno anche le gomme, con più mescole ma solo tre colori. Sono le premesse di un Mondiale che in realtà sembra già essere iniziato dopo la bandiera a scacchi di Città del Messico.