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Verstappen Ocon e non solo, tutte le liti e le risse in F1: VIDEO

Formula 1

Lo scontro verbale, con tanto di insulti e spintoni, tra il pilota della Red Bull e il francese non rappresenta la prima grande lite che si è consumata in Formula 1. Celebre fu, infatti, anche la discussione tra Piquet e Salazar nel 1982 e quella tra Schumacher e Coulthard 16 anni dopo. Ecco tutte le principali

VERSTAPPEN SPINGE OCON, CAOS NEL RETRO PODIO: ARRIVA LA SANZIONE. VIDEO

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La penultima prova del Mondiale si è conclusa con la vittoria del leader della classifica, e già campione del mondo, Lewis Hamilton. Il britannico ha approfittato di un incidente al 44° giro tra Ocon e Verstappen, quest'ultimo in testa prima dello scontro, che ha spianato la strada al 10° successo stagionale del pilota della Mercedes. Una manovra azzardata del francese, da poco doppiato, ha portato al contatto tra i due e al successivo testa coda di Verstappen che ha così dovuto rinunciare al primo posto finale. Episodio analogo, curiosamente, era avvenuto sempre a Interlagos nel 2001 con protagonista il papà del pilota belga-olandese, Jos. Allora, però, i ruoli si invertirono: Verstappen senior, doppiato dal leader della corsa Montoya, tamponò il colombiano e lo costrinse al ritiro, lasciando campo libero al trionfo di Coulthard. Quell'incidente non portò conseguenze, mentre Max ha avuto una reazione certamente più impetuosa nei modi. A fine gara è andato infatti nel box della Force India per parlare a muso duro con Ocon e sono volati spintoni e insulti, costringendo i Commissari della FIA a richiamare entrambi e sanzionare il pilota della Red Bull con "lavori socialmente utili". Non è, tuttavia, il primo grande momento di tensione che si è vissuto tra due piloti in Formula 1.

Nelson Piquet vs Eliseo Salazar (GP Germania, 1982)

Uno dei più celebri si consumò 36 anni fa sul circuito di Hockenheim. Durante il 18° giro Nelson Piquet, a bordo della sua Brabham-BMW, era pronto a effettuare all'Ostkurve il doppiaggio su Salazar, ma il cileno frenò troppo tardi e provocò il contatto tra le due vetture, costringendo entrambi i piloti al ritiro anticipato. Il brasiliano non la prese affatto bene e, una volta sceso dalla monoposto, andò a confrontarsi con il collega dell'ATS-Ford Cosworth, lasciandosi scappare nei suoi confronti anche dei pugni e qualche calcio. Fu necessario l'intervento degli steward per separarli ed evitare ulteriori conseguenze. Il Gp fu vinto, per la prima volta in carriera, da Tambay.

Ayrton Senna vs Eddie Irvine (GP Giappone, 1993)

Undici anni dopo, a Suzuka, la discussione avvenne tra Senna ed Irvine. Il pilota della McLaren arrivò al traguardo in anticipo rispetto a tutti, ma nel post gara non riuscì a sciogliere la rabbia per la guida pericolosa del britannico. Prima lo criticò in conferenza stampa e poi lo andò ad affrontare nei box: "Non stai correndo, ma stai guidando come un idiota - lo rimproverò - Non sei un pilota da corsa, sei un idiota!". La diatriba, però, non finì lì. A porte chiuse, infatti, Senna scagliò un pugno contro Irvine, gesto che gli valse due Gran Premi di squalifica.

Michael Schumacher vs David Coulthard (GP Belgio, 1998)

Simile nella dinamica in pista e ai box fu l'episodio che vide coinvolti, nel Gp del Belgio, Michael Schumacher e David Coulthard. Il ferrarista, superata da poco la metà della gara, era in testa al Gp e si preparava a doppiare il rivale della McLaren nei pressi del Pouhon, ma all'uscita dalla curva, con la visibilità ridotta a causa dell'intensissima pioggia, non si accorse della frenata del pilota britannico e finì per tamponarlo, perdendo la ruota anteriore destra per via del contatto. La monoposto di Coulthard, che qualche anno dopo si assunse la responsabilità dell'incidente, restò senza alettone, ma riuscì a concludere la corsa. Schumacher, in lotta per il titolo con Hakkinen e dunque inviperito per quanto accaduto, si precipitò subito nel box della McLaren per chiarire la questione col pilota classe '71. L'intervento dello staff di entrambe le scuderie evitò l'accendersi della rissa, con Coulthard che accusò addirittura il tedesco di aver tentato di ucciderlo.

Michael Schumacher vs Takuma Sato (Gp Belgio, 2005)

Stesso teatro e stesso protagonista nell'episodio che avvenne 7 anni dopo. Quella volta a far perdere le staffe al pilota della Ferrari fu Takuma Sato che, all'inizio del tredicesimo giro nei pressi de La Source, tamponò Schumacher, costringendolo a chiudere lì il Gran Premio di Spa-Francorchamps. Il tedesco uscì dalla vettura e andò a dirgliene quattro al giapponese, ancora fermo nella sua monoposto. Sato sembrò accettare il rimprovero del collega, ma rischiò di beccarsi da quest'ultimo uno scappellotto. Difficile chiarire se fosse un reale tentativo di colpire il casco del nipponico o solo un gesto di 'perdono' nei suoi confronti.

Giancarlo Fisichella vs Jacques Villeneuve (GP Europa, 2006)

La stagione successiva fu un italiano a prendersi la scena e dare vita a uno scontro verbale sul circuito del Nürburgring. Quella volta accadde durante le qualifiche dove, un blocco da parte di Villeneuve, impedì a Fisichella di piazzarsi tra le prime 10 posizioni sulla griglia di partenza. Rientrati ai box, il pilota della Renault andò a cercare il canadese e inveì contro di lui per la manovra azzardata. Villeneuve ascoltò, quasi in silenzio, e preferì rimanere nella propria vettura per evitare di innescare una rissa con il 45enne romano che se ne andò lanciandogli una sorta di avvertimento: "Questa me la paghi".

Felipe Massa vs Fernando Alonso (Gp Europa, 2007)

Sullo stesso circuito, un anno dopo, si consumò un'altra accesa discussione verbale tra il presente (di allora) e il futuro pilota della Rossa. A cinque giri dalla fine Alonso, ai tempi alla McLaren, cominciò a tallonare il brasiliano, in testa in quel momento della corsa, e dopo vari tentativi riuscì a sorpassarlo all'imbocco della curva Valvoline, generando un leggero contatto tra i due. Lo spagnolo vinse il Gp d'Europa, mentre il pilota della Ferrari dovette accontentarsi del secondo posto. A fine gara, però, volle un chiarimento verbale dal rivale e mostrò tutta la sua agitazione prima di salire sul podio. La diatriba tra i due non portò, fortunatamente, a nessuna rissa.

Jarno Trulli vs Adrian Sutil (Gp Brasile, 2009)

Interlagos fu il teatro di un'altra semi-rissa anche nel 2009. Accade tutto nei primi istanti della gara, poco dopo la partenza. Un contatto tra Trulli e Sutil costrinse entrambi a uscire fuori pista, con il tedesco che provò a rientrare ma riuscì solo a causare un altro incidente, portando al ritiro anticipato anche Alonso. Una manovra azzardata quella del classe '83 che fece andare su tutte le furie il pilota della Toyota. L'abruzzese infatti, ancora in piena trance agonistica, rincorse Sutil e andò verso di lui muso a muso per sfogare tutta la sua rabbia. La scena durò parecchi secondi: il pilota della Force India provò a giustificarsi, ma Trulli non volle sentire ragione e preferì allontanarsi prima di peggiorare le cose, ma non fu sufficiente per evitare la sanzione della FIA.

Sebastian Vettel vs Mark Webber (Gp Malesia, 2013)

Particolare fu, invece, la discussione che si accese a Sepang nel 2013. Vide coinvolti, infatti, due piloti della stessa scuderia, la Red Bull. Si trattava solo della seconda prova del Mondiale, ma i due già rivaleggiavano per il titolo. Al 45° giro Vettel, non rispettando gli ordini di scuderia, decise di sorpassare il compagno australiano, al comando fino a quel momento, e andò ad aggiudicarsi il Gp della Malesia. Il piano perfetto del tedesco non fu, però, apprezzato da Webber che, a gara finita, andò a rimproverarlo nel box per la condotta contraria ai principi di squadra. Vettel inizialmente minimizzò l'episodio, ma alla fine capì l'errore e si scusò con il 42enne di Queanbeyan.

Sebastian Vettel vs Daniil Kvyat (GP Cina, 2016)

Vettel, questa volta alla guida della Ferrari, fu di nuovo al centro di uno "scambio di opinioni" nel Gran Premio di Shanghai del 2016. In quell'occasione lui, all'approcciarsi della prima curva, fu una delle vittime dell'episodio. L'attacco di Kvyat, nonostante lo spazio ormai chiuso dalle altre vetture, costrinse il tedesco a urtare il compagno di scuderia, Raikkonen, e ad allargare la traiettoria, perdendo qualche secondo dalla leadership della corsa. Il Gp vide alla fine la vittoria di Rosberg, seguito proprio da Vettel e da Kvyat. Il ferrarista, finita la gara, andò a rimproverare il russo - etichettandolo come pazzo -  per quella manovra definendola suicida. "Se non fossi andato a sinistra, ti saresti schiantato contro di noi e saremmo usciti tutti e tre - gli urlò infuriato nei box -. Sei venuto addosso come un siluro". La ramanzina non scalfì, tuttavia, la coscienza del pilota della Red Bull che reagì con dei sorrisi alle parole del tedesco.

Sebastian Vettel vs Lewis Hamilton (Gp Azerbaijan, 2017)

Il tedesco della Rossa si rese attore protagonista di un altro profondo scontro con il suo rivale al titolo, Lewis Hamilton. L'episodio clou avvenne nella scorsa stagione, sul circuito di Baku. Una serie di incidenti portarono la gara al regime di Safety Car, in particolare nel primo periodo. Vettel era secondo, alle spalle del britannico, ma una brusca frenata di quest'ultimo innescò il tamponamento da parte del Ferrarista che vide, così, danneggiata la parte anteriore della sua monoposto. La situazione mandò su tutte le furie Vettel che si affiancò al pilota della Mercedes, aggredendolo verbalmente, prima di speronare la sua vettura con la ruota anteriore destra. Il gesto gli costò uno stop&go di 10 secondi e alla fine dovette accontentarsi di chiudere il Gp al quarto posto, una posizione avanti rispetto al futuro campione del mondo.

Nascar, Kyle Bush vs Joey Logano (Las Vegas, 2017)

Gli incidenti non avvengono, però, solo in F1. Un violento scontro si consumò infatti lo scorso anno nei campionati Nascar. Durante l'ultimo giro della Kobalt 400 al Las Vegas Motor Speedway, Kyle Busch tentò di infilarsi tra Logano e Keselowski per effettuare il sorpasso, ma lo statunitense chiuse lo spazio al rivale rischiando un incidente tra le vetture. Finita la corsa, Busch pensò bene di farsi giustizia da solo e scagliò un pugno a Logano, innescando una clamorosa rissa tra i due che i presenti, a fatica, riuscirono a sedare dopo qualche minuto.

Nascar, Jeff Gordon vs Brad Keselowski (Texas, 2014)

Lo stesso Keselowski era stato invece il protagonista principale tre anni prima. A Fort Worth, Gordon lasciò un ampio spazio in cui provò a infilarsi il pilota americano, dando una forte sportellata al rivale. Per via del contatto la ruota posteriore sinistra di Gordon si squarciò, costringendolo a perdere una serie di posizioni e giungere al traguardo solo 29°. Il 47enne californiano non accettò quella manovra e, una volta finita la gara, uscì furioso dalla vettura e andò ad affrontare a muso duro Keselowski. Il confronto, prima solo a parole, si trasformò ben presto in una vera e propria rissa che vide coinvolti anche i rispettivi team.

IndyCar, Milka Duno vs Danica Patrick (Ohio, 2008)

Dieci anni fa un altro clamoroso episodio successe durante le prove libere della Mid-Ohio Sports Car Course nella categoria femminile. Danica Patrick, la prima donna a condurre una 500 miglia di Indianapolis, perse il controllo con la collega Milka Duno, accusata di rallentare e ostacolare i piloti con la sua guida spericolata. A prove concluse, la Patrick raggiunse la Duno al box per ricevere un chiarimento, ma la venezuelana non accettò le critiche e reagì cercando di colpirla due volte con un asciugamano. A quel punto, visti i numerosi insulti reciproci, si misero di mezzo i meccanici per separare le due ragazze, con la statunitense che mandò a quel paese la sua rivale.