Il tedesco della Ferrari, quinto al traguardo, spiega la sua gara in Bahrain e il testacoda decisivo dopo un duello con Hamilton: "Ho danneggiato le gomme così tanto da generare vibrazioni che hanno rotto l’ala anteriore". E su Leclerc: "Ha avuto meno problemi di me, ma era la sua gara"
Il GP del Bahrain poteva essere il weekend perfertto per la Ferrari e invece si è trasformato in un mezzo incubo. Più di mezzo, a dire il vero, per Sebastian Vettel. Bravo solo nel passare Leclerc al via ma poi non brillante nel duello con Hamilton e a sua volta, come l'altro ferrarista, vittima della sorte, quando ha perso l'ala anteriore. Ripartito dalle retrovie, il tedesco ha chiuso quinto ed già in ritardo in classifica con le gerarchie di squadra che ora un po' traballano. Tutto è precipitato nel corso del 38esimo. Dopo il secondo pit stop, Vettel non ha avuto più il passo per reggere l'assalto di Hamilton e in curva 4, proprio nel duello con l'inglese, è arrivato il testacoda che ha del tutto compromesso la sua gara. "Eravamo molto vicini - ha detto Seb -. Ho cercato di riprendere l’interno come avevo fatto il giro precedente. Credo che la curva 4 fosse una delle più complicate, ho perso il posteriore e mi sono girato”.
Secondo il tedesco l'incidente è stata la causa del successivo ko dell'ala anteriore: "Durante il testacoda ho danneggiato le gomme così tanto da generare vibrazioni che hanno rotto l’ala anteriore. Non avevo un gran passo a causa del degrado delle posteriori. Mi sono reso conto da subito che sarebbe stata una gara difficile per i problemi che ho avuto nel controllare la macchina. Leclerc ne ha avuti di meno e mi ha passato facilmente. La situazione è migliorata nel secondo stint, con le medie, ma in generale non avevo il passo che avrei dovuto avere. Non è stata la gara che volevamo essendo partiti primo e secondo. Deludente. Non so cosa sia accaduto a Charles, credo sfortuna. Era la sua gara".