Alla vigilia del Gran Premio di Azerbaijan le parole del team principal della Rossa: "A Baku porteremo alcuni aggiornamenti che rappresentano un primo passo nella direzione dello sviluppo della SF90". E i piloti, Vettel: "La sfida più grande è trovare il giusto bilanciamento a livello di carico aerodinamico" e Leclerc: "Uno dei miei circuiti preferiti, ho vinto in Formula 2". GP in diretta esclusiva su Sky Sport F1 (canale 207) alle 14.10
Archiviato il Gran Premio della Cina si torna in pista in Azerbaijan, sul circuito cittadino di Baku, con il rettilineo più lungo della Formula 1. Il team principal della Ferrari Mattia Binotto è concentrato sull'affidarsi ai punti di forza della propria SF90 e a scongiurare i punti deboli che hanno influito sulle prestezioni delle prime tre gare della stagione. In un comunicato stampa dice: "Venendo da tre gare nelle quali non abbiamo raggiunto il risultato che speravamo, questo GP è per noi ancora una volta molto importante. Ci siamo preparati al meglio, analizzando tutti i dati sin qui disponibili, cercando di individuare le aree di miglioramento e di adattare il nostro assetto e la gestione della power unit a quelle che sono le caratteristiche della pista. Baku presenta infatti un lunghissimo rettilineo, dove il motore è sollecitato in modo particolare sia per quanto riguarda il motore termico che per la parte ibrida. Qui i sorpassi sono abbastanza facili anche grazie all’effetto del DRS che quest'anno è addirittura più potente rispetto al passato. Presenta un asfalto molto liscio, per cui l'usura delle gomme è tendenzialmente scarsa ed essendo basso il livello di energia che si trasferisce nelle gomme, queste fanno fatica a riscaldarsi. L'esperienza ci ha insegnato che Baku è una pista dove la probabilità di vedere in azione la Safety Car è elevata, e questo è un elemento importante da considerare nella strategia di gara. A Baku porteremo alcuni aggiornamenti che rappresentano un primo passo nella direzione dello sviluppo della SF90".
Vettel: "Salita? come infilare il filo in un ago"
Il numero 5 della Rossa arriva dalla Cina con un terzo posto, importante per riacquistare la giusta fiducia: "Questo circuito ha un tratto lungo 2,2 chilometri da fare in pieno in cui sfioriamo i 360 km/h prima della frenata molto impegnativa della prima curva verso sinistra. La ripida salita intorno alle mura della città vecchia è larga solo sette metri, che in una vettura di Formula 1 sembrano anche meno. Ti sembra di dover infilare il filo in un ago! Non c'è abbastanza spazio per due monoposto in quel punto per cui se stai duellando con un altro pilota è meglio mettersi d'accordo su chi deve passare per primo. Una delle sfide di Baku è trovare il giusto bilanciamento a livello di carico aerodinamico: devi poter affrontare bene le curve lente ma c'è bisogno di essere anche velocissimi sui rettilinei. È un compromesso non facile da trovare".
Leclerc: "Mai perdere la concentrazione"
Parte decisamente agguerrito il monegasco che ha concluso a Shanghai con l'amaro in bocca dopo il complicato team order che l'ha costretto a lasciar passare il compagno di squadra: "Quello dell'Azerbaigian è uno dei miei circuiti preferiti, lo adoro e ho sempre fatto molto bene qui avendo ottenuto un successo e un podio in Formula 2 e i miei primi punti in Formula 1 lo scorso anno. Il percorso mi piace davvero tanto, specie la parte dell'antico castello con quella serie di curve strette. È veramente una pista unica senza eguali nel mondo. La regola è piuttosto semplice: mai perdere la concentrazione, perché al primo errore ti ritrovi contro il muro. La pista di Baku è impegnativa, ma non vedo l’ora!".