Formula 1, Sky Spy: i tormenti di Fernando Alonso. Quale futuro?

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Formula 1 dimenticata? Solo in apparenza, perché dal telefono di Fernando sono arrivate chiamate a tutti i team principal dei top-team del CircusLa F1 tornerà con il GP di Monte-Carlo del 26 maggio: diretta esclusiva su Sky Sport F1 (canale 207)

GP MONTECARLO, GUIDA TV

ALONSO, PAURA NELLE LIBERE DELLA 500 INDY

COME PUO' CAMBIARE IL MONDIALE DI F1

Fernando Alonso ha un’agenda zeppa di impegni. ‘Nando’ spazia dal Mondiale Endurance alla 500 Miglia di Indianapolis con grande naturalezza, con qualche sosta intermedia per vari test con vetture di ogni tipo. “Sto provando a dimostrare che sono il numero 1 al mondo”, ha sottolineato lo spagnolo dopo il test al volante della McLaren F1 dello scorso mese di aprile in Bahrain. Tra due mesi Fernando compirà 38 anni, e ha tutto per poter pianificare al meglio la vita di Alonso 2.0. Ma è una finta facciata, che sprizza una serenità in netto contrasto con ciò che l’ex campione del Mondo sente realmente dentro di sé.

La conferma è arrivata di recente, quando nel paddock di Formula 1 del circuito di Catalunya si sono sparsi rumors in merito ad un possibile ritorno di Alonso nel Circus in tempi brevi, il sogno di tutti gli appassionati spagnoli e non solo. Le indiscrezioni non frutto di sola fantasia, perché qualche telefonata di fatto c’è stata. E mentre si indagava sul fronte Red Bull, con tanto di ‘no grazie’ sottolineato molto bene da Helmut Marko, è emerso che di chiamate Alonso ne ha fatte diverse. Ha sondato la possibilità di tornare a Maranello, e ovviamente ha contattato anche la Mercedes.

Da tutti ha ricevuto in risposta un chiaro “no”, sulle cui motivazioni ci sarebbe da scrivere un corposo romanzo. Ma il punto in esame è un altro. Mentre Fernando elogia di volta in volta i contesti alternativi in cui milita nel panorama del motorsport mondiale, in realtà sta provando in tutti i modi a rientrare proprio nella serie contro cui spesso punta il dito. “In Formula 1 vince solo chi ha la macchina migliore”, ha più volte tuonato ‘Nando’, quasi abbia scoperto da poco che nel motorsport è difficile vincere Mondiali con la monoposto peggiore del lotto. Non per nulla per l’avventura nel mondiale WEC si è legato a quella Toyota che ha vinto tutte le gare in calendario dall’alto di una superiorità assoluta.

“Non c’è pilota che desideri la Formula 1 più di uno che ne è uscito – ha commentato un team principal a Barcellona – soprattutto quando hanno esperienze in altri contesti prendono atto di cosa avevano e che di colpo non hanno più. Ci sono realtà bellissime al di fuori di questo paddock, ma un pilota che ha vinto con queste monoposto non riuscirà mai a colmare la mancanza di quelle sensazioni che solo queste vetture sanno regalare. Non voglio entrare nel merito di stipendi e fama, perché anche su questi due fronti la Formula 1 non ha rivali nel motorsport, ma mi riferisco solo alla gratificazione che un pilota riceve dal guidare una vettura competitiva in questo contesto”.

I tormenti di Alonso confermano una piaga tutt’altro che cicatrizzata, e dietro qualche attacco rivolto ad una Formula 1 che lo ha escluso (dal giro che conta) c’è in realtà un amante ferito, che non ha ancora voltato pagina. “Si è offerto gratis – ha rivelato un ‘collega’ – proponendo un contratto a gettone!”. Anche questa indiscrezione che ha trovato conferme tra alcune persone nel paddock, e se una volta sarebbe stato impensabile credere ad un Alonso che si propone gratuitamente, oggi non lo è più. Non è a caccia di soldi, non è a caccia di visibilità (quella c’è anche ad Indianapolis) quanto in cerca di quella sensazione che manca, e di cui non riesce a fare a meno: portare alla vittoria la monoposto più gratificante in assoluto per chiudere una partita ancora in sospeso.