Lauda aveva fortemente voluto Hamilton in Mercedes e il pilota britannico ha onorato la sua memoria con una lunga, lucida e intensa a Montecarlo. Ma Niki avrebbe applaudito tutti dopo la bella gara del Principato
E’ stato onorato nel miglior modo possibile. Il pilota che Niki Lauda ha fortemente voluto in Mercedes gli ha reso omaggio come sarebbe piaciuto a lui: vincendo a Montecarlo una gara lunga, lucida e intensa. La Mercedes ha conquistato la sesta gara su sei ma il grande merito va a Lewis Hamilton, che con una W10 in evidente difficoltà con le gomme ha difeso la prima posizione con tutte le sue forze contro gli attacchi di un indemoniato Max Verstappen che ci ha provato – persino con contatto – fino al penultimo giro. L’olandese alla fine sul podio non è salito, perché ha pagato la penalità di cinque secondi per unsafe release al pit stop per la manovra su Valtteri Bottas, dovendosi accontentare del quarto posto. Dopo un weekend che ha evidenziato una volta di più le difficoltà della Ferrari, Sebastian Vettel ha portato a casa un secondo posto che vale oro. Ombra discreta dietro a Hamilton e Verstappen per tutta la gara il tedesco non è mai veramente stato una minaccia per i due davanti che giocavano una lotta di nervi tra loro. A questa rossa manca carico e la gestione gomme è diventata una problematica vera. Il Canada potrebbe essere l’ultima chance di dimostrare che a questo progetto si può ancora credere o altrimenti bisognerà avere il coraggio di cambiare. Come si è avuto il coraggio di chiedere scusa a Charles Leclerc, al quale è stato compromessa pesantemente la sua gara di casa. Lui ci ha provato e ha emozionato, ma la rimonta era difficile ed è finita così. In un fine settimana più da veri uomini che da freddi piloti.