Il primo trionfo di Ricciardo è arrivato nel 2014 sul circuito canadese con la Red Bull, quando è riuscito a spezzare il dominio delle imbattibili Mercedes ibride. L'ultimo a Montecarlo, che ha segnato l'inizio di un declino lento e triste, concluso con la difficile separazione tra l'australiano e la scuderia austriaca
La retromarcia di Baku a calpestare la Toro Rosso di Daniil Kvyat ha segnato il momento più basso della carriera recente di Daniel Ricciardo, che solo dodici mesi fa era il fresco vincitore del Gran Premio di Monaco. Quella che resta l'ultima vittoria del sorridente aussie ha rappresentato anche l'inizio di un declino lento e triste, per uno dei personaggi più positivi della griglia mondiale. Il buon Daniel ha iniziato a patire sempre di più l'ingombrante sagoma di Max Verstappen, il prescelto dalla Red Bull per tornare a vincere il mondiale. Helmut Marko, super consulente della scuderia austriaca, non ha mai fatto mistero di voler puntare ad un nuovo record proprio con l'olandese volante: il più giovane campione del mondo di sempre. Le lodi aperte destinate a Super Max hanno scavato un solco tra la Red Bull e Ricciardo, tanto da portare l'australiano ad un accordo con la Renault, team ufficiale in cerca del salto di qualità e già fornitore delle power unit per i tori di Christian Horner.
Separazione difficile tra Ricciardo e Red Bull
La separazione annunciata tra Ricciardo e Red Bull ha portato ad una situazione paradossale: separati in casa, in difficoltà nel portare risultati. Guasti, incomprensioni ed errori hanno macchiato il resto del suo campionato 2018, terminato con un vero e proprio calvario di ritiri, sei in tredici gare. Il più clamoroso è stato quello in Messico. Con la Red Bull grande favorita sul circuito di Hermanos Rodriguez, la pole position di Verstappen sarebbe stata un'ennesima medaglia per Christian Horner e per doktor Marko: il più giovane poleman della storia della Formula 1. Con i riflettori puntati su Verstappen, alla penultima occasione per motivi anagrafici, nessuno aveva fatto i conti con la voglia di riscatto di Ricciardo. Suo il miglior tempo in Q3, suo il sorriso del guastafeste appena sceso dalla macchina, l'occhio vispo del reprobo che si redime ed è pronto per andare a vincere. La domenica si prefigura amara, dopo la furia di Helmut Marko per il disegno rovinato. Per l'australiano, una partenza lenta che costa la posizione di testa, prima di un altro, sfortunatissimo ritiro. È l'addio definitivo alla scuderia che gli ha fatto vincere i suoi primi Gran Premi in carriera.
Ricciardo, la prima vittoria nel GP del Canada
Il primo trionfo di Ricciardo venne proprio in Canada, nel 2014; prima gioia e primo pilota in grado di battere le imbattibili Mercedes ibride. Altre sei vittorie e tre pole position tra il 2014 e il 2018. Quanto dev'essere dura, per lui, tornare sull'asfalto dove ottenne quel primo, grande successo, oggi che le chance di vittoria con la Renault sono praticamente zero. Sono passati solo cinque anni, ma sembra trascorsa una vita. Provaci ancora, Daniel.