F1, GP di Canada 2019, la guida del pilota: come si affronta il tracciato di Montreal

Formula 1

Matteo Bobbi

Tra accelerate e frenate, vi sveliamo tutti i segreti di un tracciato "stop-and-go" come quello di Montreal, settima tappa del Gran Premio della Formula 1. Ecco come si affrontano le curve del circuito intitolato a Gilles Villeneuve

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Quello di Montreal è un tracciato semicittadino che si sviluppa su una lunghezza di 4361 m. E' un circuito "stop-and-go", considerato uno dei più impegnativi per i freni e richiede un carico aerodinamico di medio livello per le sue alte velocità.

Curva 1/2, si frena poco dopo cartello dei 100 mt, si percorre in 4° marcia per poi passare in 2° marcia per curva 2, si utilizza molto il cordolo di curva 1 e poco quello di curva 2, il target è quello di portare velocità a centro curva in curva 1 ma essere posizionati bene per curva 2 per andare sul gas presto e generare trazione.

Curva 8/9, si frena al cartello dei 100 mt, si passa da 315 km/h a 141 , si spinge per 160 kg sul pedale del freno generando 4.9 G di decelerazione, si usa molto sia il cordolo della 8 che quello della 9, e in uscita a sfiorare il muro.

Curva 10, mega frenata, si sposta brake balance su asse anteriore di circa 2 punti, si frena poco prima del cartello dei 50 mt, si passa da una velocità superiore ai 300 km/h a circa 85 km/H, si effettua in 2° marcia, il target è sfruttare il grip longitudinale in frenata e in trazione.

Curva 13/14, si frena al cartello dei 100 mt, si spinge per 160 kg sul pedale del freno generando 4.8 G di decelerazione, è una sx dx tremenda, si usa molto il cordolo della 13 (anche il dissuasore) e moltissimo anche quello della 14, in uscita sul gas il prima possibile a sfiorare il famoso muro dei campioni.