F1, GP di Francia 2019: l'analisi delle qualifiche di Le Castellet

Formula 1

Cristiano Sponton

Nessuna sorpresa nelle qualifiche del Gran Premio di Francia dove Mercedes ha raccolto l'ennesima prima fila con un Hamilton che ha battuto Bottas che sembrava essere il favorito per la pole. Leclerc è riuscito a ottenere il miglior risultato possibile contro una prestazione di Vettel piuttosto opaca. Bene Giovinazzi per la prima volta nella top 10

GP FRANCIA: 1° HAMILTON, 3° LECLERC, 5° VETTEL

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Nessuna sorpresa nelle qualifiche del GP di Francia dove Mercedes ha raccolto l’ennesima prima fila stagionale. Hamilton, molto concreto in Q3, è riuscito a battere Bottas che fino a quel momento era sembrato essere più veloce. Ma nel momento essenziale, il cinque volte campione del mondo, è riuscito a cogliere la sua 86esima pole position in carriera rifilando quasi 3 decimi al compagno di squadra. In secondo scatterà al via la Ferrari di Leclerc che in una giornata piuttosto difficile per la Rossa è riuscito a centrare il miglior risultato possibile anche se, il distacco dal leader, è piuttosto ampio (oltre 6 decimi). Molto opaca la prestazione di Vettel che si è dovuto accontentare solamente del settimo posto a causa di un problema al motore endotermico che ha messo in allarme i tecnici della Scuderia. Di questo inconveniente ne ha beneficiato Verstappen che è riuscito a raccogliere un quarto posto nonostante una Red Bull che si è dimostrata meno competitiva rispetto a quella vista ieri. La vera sorpresa di giornata è sicuramente la McLaren che è riuscita a qualificare entrambe le vetture in Q3 con Norris che è stato autore del quinto tempo e Sainz del sesto. Bellissima la qualifica di Antonio Giovinazzi con l'Alfa Romeo: il pilota italiano partirà per la prima volta nella top 10 (a Baku era stato penalizzato) ma dovrà utilizzare al via le soft e quindi non potrà sfruttare la strategia più veloce in ottica gara (medie – hard).

Ferrari SF90: promossa la nuova ala anteriore

Prima di analizzare in dettaglio i risultati delle qualifiche parliamo della configurazione aerodinamica scelta da entrambe le Ferrari dopo i tanti test effettuati nella giornata di ieri. Sulle SF90 di Leclerc e Vettel è stata conservata la nuova ala anteriore mentre, il fondo con i generatori di vortice, non è stato utilizzato durante le qualifiche. Dalle informazioni raccolte non si tratta di una vera e propria bocciatura in quanto era già previsto alla vigilia il non utilizzo ma gli aerodinamici hanno comunque voluto montarlo in vettura per controllare che i dati raccolti in pista siano in linea con i numeri visti in galleria del vento e al CFD.

I top team partiranno con gomme medie

Come avevamo ipotizzato nell’analisi di ieri, Ferrari e Mercedes si sono qualificati in Q2 con le gomme medie in modo da utilizzarle nella prima parte della gara di domani. La Ferrari avrà un piccolissimo vantaggio in quanto potrà scattare al via con gomme leggermente più fresche visto che hanno percorso 3 giri in meno rispetto a quanto fatto dai due alfieri della Mercedes. A scegliere questa opzione non sono stati solo i due top team ma si sono qualificati con le medie anche la Red Bull di Verstappen, le due McLaren e la Renault di Ricciardo. Questi piloti che scatteranno al via con gli pneumatici “gialli” avranno la possibilità di effettuare un primo stint piuttosto lungo visto che, questo compound, nella giornata di ieri, si è rivelato molto veloce e costante. Per loro la gara sarà chiaramente ad una sosta visto che avranno la possibilità di montare al pit stop le hard che permetteranno a loro di arrivare alla bandiera a scacchi senza nessun tipo di problema, Vedremo quale vettura si adatterà nel migliore dei modi alle gomme bianche visto che, ne Ferrari, ne Mercedes le ha provate durante le prove libere di ieri. Sicuramente saranno gomme che avranno un ottimo rendimento come dimostra il ritmo visto dalla McLaren nella giornata di ieri che ha girato con ottimi tempi con questo compound.

Mercedes la più veloce in ogni settore della pista

La Mercedes in Q3 ha dimostrato tutta la propria forza quando ha potuto sfruttare la mappatura da qualifica della sua nuova Power Unit introdotta in Canada. Con questa mappatura le velocità massime sono migliorate di ben 7 km/h mentre, in casa Ferrari, si era già ricorsi in Q2 alla massima potenza e le velocità tra Q2 e Q3 sono rimaste pressoché invariate.

Se analizziamo i singoli intertempi possiamo notare che Mercedes, a differenza di quanto visto ieri, non fa la differenza su Ferrari solo nel terzo settore. Anzi, il terzo settore per la Ferrari è stata abbastanza buono visto che, Leclerc, è riuscito a girare a soli 2 decimi da Hamilton (su un settore di quasi 40 s). In proporzione la SF90 ha perso maggior tempo nel primo visto che, in soli 22 s scarsi, ha rimediato un gap di quasi 2 decimi. Hamilton e Bottas sono riusciti ad ottenere un tempo molto similare al loro Ideal Lap mentre, i due piloti della Rossa, avevano la possibilità di fare meglio. Leclerc poteva migliorare di 132 millesimi mentre, Vettel, poteva ottenere un crono migliore di oltre 3 decimi. Sarà molto difficile per gli avversari della Mercedes lottare con loro nella gara di domani visto che la W10 ha dimostrato durante le FP2 di avere un passo decisamente migliore rispetto a tutti. Sarà molto interessante la lotta per il podio con Leclerc che dovrà stare molto attento alla Red Bull di Verstappen che in configurazione di gara è sembrata essere più competitiva rispetto a quella vista durante le qualifiche. Lotta per il podio che vedrà protagonista anche Vettel in quanto, risolti i problemi al motore, potrà sorpassare piuttosto agevolmente le due McLaren andando così a lottare con Leclerc e Verstappen. La strategia dovrebbe essere piuttosto scontata: i piloti che partiranno con le medie monteranno le hard fino a fine gara mentre quelli costretti a partire con le soft dovranno cercare di gestirle nella prima fase di gara per allungare lo stint e utilizzare successivamente  le dure fino a fine gara.