Formula 1, le statistiche dopo il GP di Silverstone: Hamilton eguaglia Michael Schumacher

Formula 1

Michele Merlino

Sesta vittoria a Silverstone per Hamilton: è il primo pilota a riuscirvi e come Schumacher raggiunge l'80° vittoria proprio sul tracciato inglese. Gara dominata dalle Mercedes, con alcuni numeri inquietanti, scopriamo quali.

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80 volte Hamilton

Altra cifra tonda per Hamilton: raggiunge quota 80 vittorie, nel circuito in cui Michael Schumacher ottenne a sua volta l’ottantesima vittoria nel 2004. Schumi fu più veloce ad ottenere il primato: 204 GP contro i 239 di Hamilton, ma lo fece con un anno e un giorno in più di Hamilton: 35 anni 6 mesi e 8 giorni per il tedesco contro i 34 anni 6 mesi e 7 giorni di Lewis. Silverstone si conferma una delle piste migliori per Hamilton: 6 vittorie; ne ha ottenute di più solo a Montreal (7). Lewis ha anche eguagliato un primato singolare, quello della vittoria nel GP di casa, quello di Gran Bretagna: finora solo Alain Prost aveva vinto 6 volte il GP di Francia. Il grande Michael Schumacher si fermò a quota 4 vittorie nel GP di Germania. Hamilton ha anche conseguito il suo nono podio a Silverstone, aggiungendolo all’elenco dei suoi tracciati migliori con Melbourne e Shanghai, gli unici in cui aveva raggiunto questo traguardo in precedenza.

6 millesimi per la pole

Al sabato Valtteri Bottas ha messo a segno la pole con un margine ridottissimo su Hamilton: 6 millesimi. La misurazione dei tempi in millesimi è diventata ufficiale in Formula 1 nel 1982 e da allora solo in sei occasioni è stato registrato un distacco inferiore:
•  Europa 1997 (Jerez): Jacques Villeneuve, Michael Schumacher e Heinz-Harald Frentzen con lo stesso tempo;
•  Italia 2006 (Raikkonen-M.Schumacher) e Germania 2010 (Vettel-Alonso) separati da 2 millesimi;
•  Gran Bretagna 1994 (D.Hill-M.Schumacher) e 2000 (Barrichello-Frentzen): 3 millesimi;
•  Australia 2002 (Barrichello-M.Schumacher): 5 millesimi.
La pole, tuttavia, non porta molta fortuna a Bottas: da 10 pole ha ricavato solamente 3 vittorie...

Il giro -molto- veloce in gara

Nel finale di gara le Mercedes si sono sfidate a colpi di giri veloci: alla fine l’ha spuntata Hamilton, per 37 millesimi su Bottas (1’27”369 contro 1’27”406), ma il valore più eclatante è il distacco rifilato al terzo, Vettel, che risulta distanziato di 1”364 da Hamilton (1’28”733).

Se escludiamo il GP degli USA 2016, quando Vettel si fermò ai box negli ultimi giri, piazzando un giro veloce impressionante, mentre le Mercedes veleggiavano di conserva verso una doppietta, per trovare un gap più elevato del primo team rivale dei due piloti più veloci in pista, bisogna risalire al GP del Giappone 2015, quando Hamilton registrò il giro veloce con 1”002 su Rosberg e 1”761 su Vettel.