Le condizioni meteo possono inflenzare il GP di Germania: piove infatti sul circuito di Hockenheim. La Ferrari deve reagire dopo quello che è successo nelle qualifiche. La scuderia di Maranello ha dominato nelle prove libere accendendo le speranza di una prima fila tutta rossa, per poi fare i conti con i problemi di affidabilità palesati nelle qualifiche. Ad approfittarne il solito Hamilton e un incredulo Verstappen. Il GP è in diretta esclusiva alle 15.10 su Sky Sport F1 e Sky Sport Uno
E' un punto davvero bassissimo per la Ferrari. Dalle speranze di conquistare la prima fila al dramma sportivo in Germania sono bastati 30 minuti in qualifica. Due problemi di affidabilità diversi hanno fermato prima Sebastian Vettel in Q1, poi Charles Leclerc in Q3. Il monegasco ha avuto una complicazione alla pompa della benzina, mentre a fermare il tedesco è stato invece un guasto all'intercooler del turbo. Dopo aver dominato le prove libere con costanti uno-due, i due ferraristi dovranno provare a ricostruire qualcosa dalla decima posizione per Leclerc, addirittura dall’ultima per Vettel. Uno scenario tragico e inaspettato considerando la forza ritrovata dalla Rossa su questa pista e con condizioni al limite. Il team principal Mattia Binotto è stato il primo, come normale che sia, ad assumersi tutta la responsabilità di quanto successo, ma ci sarà tanto su cui riflettere e agire, se si pensa che all’undicesima gara della stagione i problemi di affidabilità che hanno condizionato i fine settimana Ferrari sono stati già cinque. Numeri e statistiche inaccettabili per il team italiano. Fuori i favoriti, ad approfittarne è stato ancora una volta Lewis Hamilton, che con un gran giro - e persino febbricitante -ha conquistato la sua 87° pole position in carriera e la quarta di questa stagione. Rifilando tre decimi e mezzo a un incredulo Max Verstappen che partirà dalla prima fila e quasi quattro a Valtteri Bottas. La gioia di Toto Wolff è forse giustificata: sono la forza ma soprattutto la perfezione di questa Mercedes che stanno facendo un'abissale differenza.