Formula 1, Verstappen nella conferenza del GP Usa: "Frecciate Hamilton? Parole stupide"
L'olandese della Red Bull replica nella conferenza di Austin a Hamilton che lo aveva accusato dopo il GP del Messico di essergli andato addosso come un siluro: "Io non l'ho sentito, ma sono parole stupide. Le frecciatine? Vuol dire che sono nella loro testa, ma io parlo in pista". Si è parlato molto anche delle nuove regole per il 2021. E' il weekend che potrebbe consegnare a Lewis il sesto titolo
Conferenza caldissima ad Austin, dove domenica si corre il 19esimo GP della stagione e secondo match point per l'assegnazione del titolo a Lewis Hamilton. Conferenza piloti caldissima non solo per i commenti dei presenti sulle nuove regole presentate per il 2021, ma per un finale dove Max Verstappen ha risposto con parole dure al britannico della Mercedes. "Mi è venuto addosso come un siluro", aveva detto Lewis subito dopo la gara in Messico e con riferimento al caos del primo giro. Parole che l'olandese della Red Bull non ha gradito: "L'ho centrato come un siluro? Io non ho sentito dirglielo, ma non mi sembra che io sia stato così nei suoi confronti in Messico. Ho sempre corso in maniera dura ma corretta e la sua mi sembra una dichiarazione un po' stupida".
E ancora sulle frecciate di Lewis
"Se sono stato trattato con correttezza dalla FIA dopo il Messico? Credo sia stato corretto, ho parlato con gli steward: non ho visto le bandiere gialle ed è stata una sfortuna - dice con riferimento alla penalità e alla pole poi passata a Leclerc - Non mi serviva fare il giro perché ero già in pole postion e ho migliorato il mio tempo. La prossima volta alzerò comunque il piede con un incidente. Per ora non siamo ancora in grado di lottare sempre per la pole e quindi ho dato il massimo. Le frecciate di Hamilton? Vuol dire che sono nella loro testa ma io non ho bisogno di farlo, perché parlare in conferenza non è corretto e io lo faccio in pista. Lotto e mi piace farlo al limite, se vogliono che stia dietro e che non battagli con loro, meglio stia a casa. Le vittorie sono ciò per cui viviamo".