F1, GP Brasile: l'analisi delle prove libere da Interlagos

Formula 1

Cristiano Sponton

Prima sessione di libere senza spunti a causa della pioggia che ha limitato l'attività in pista, dalla seconda spicca come ben 5 piloti siano racchiusi in 2 decimi nella simulazione qualifica. Mercedes avanti nel passo gara. Il GP del Brasile domenica in diretta alle 18.10 su Sky Sport F1 (canale 207)

GP BRASILE, TERZE LIBERE E QUALIFICHE LIVE

Le prime prove libere del GP del Brasile sono state poco indicative per capire le reali performance dei team. Nella prima sessione la pista è stata bagnata per tutto il tempo e nella seconda, i piloti, hanno girato su una pista molto scivolosa con una temperatura della pista piuttosto bassa (intorno ai 23°C). In queste condizioni di pista si è rivisto quello che stiamo vedendo ormai già da diverse gare: Ferrari al top nella simulazione di qualifica con Mercedes e Red Bull più performanti nella simulazione di gara. Il miglior tempo è stato ottenuto da Sebastian Vettel che è riuscito a precedere il compagno di squadra di appena 21 millesimi. Leclerc, dopo il problema avuto durante le FP3 di Austin, ha girato con una nuova specifica di motore endotermico (confermata l’evoluzione 3) e, per questo, dovrà scontare una penalizzazione in griglia di 10 posizioni. Dietro al duo Ferrari si è piazzato Verstappen che è riuscito a precedere di pochissimi centesimi le due W10 di Bottas ed Hamilton.

Il sesto tempo è stato realizzato da Magnussen con una “rinata” Haas che si è presentata in pista con delle novità nella zona anteriore che, almeno per ora, sembrano aver dato degli ottimi risultati. Settimo tempo per Ricciardo davanti all’Alfa Romeo di Raikkonen e alla Red Bull di Albon. Il pilota thailandese, dopo il botto delle FP1, non è stato brillantissimo ed ha pagato un distacco piuttosto pesanti nei confronti di Verstappen.

FIA emana la direttiva tecnica TD38/2019

La Federazione Internazionale, a pochi giorni dal GP del Brasile, ha inviato ai team una nuova direttiva tecnica su strategie di funzionamento delle Power Unit vietate. Con la direttiva TD38/19 la FIA ha scritto ai team dicendo che è vietato l’utilizzo in camera di combustione di liquidi infiammabili provenienti dal sistema di raffreddamento dall’intercooler, l’aspirazione o il sistema di recupero energetico. Un chiarimento che è stato necessario in quanto, alcuni rumors, dicevano che la Ferrari utilizzerebbe un intercooler pressurizzato olio-aria e aveva trovato il modo di portare parte dell’olio di raffreddamento direttamente in camera di combustione. Un motore endotermico più performante che avrebbe permesso ai ferraristi di iniziare il recupero di energia anticipatamente rispetto agli altri team, potendo avviare tale operazione già nelle parti finali dei rettilinei. La Federazione Internazionale ha, inoltre, richiesto a tutti i team di inviare infatti i dettagli relativi a quantità e specifica di lubrificanti presenti nei loro motori. Questi riferimenti potranno essere utilizzati dalla FIA per effettuare eventuali controlli relativi all’utilizzo dell’olio. L’esigenza di “possedere” queste informazioni va a garantire il corretto utilizzo dei lubrificanti, evitando che vengano “bruciati” in camera di combustione per migliorare la performance del propulsore.

Simulazione di qualifica: in 2 decimi ben 5 piloti

Se nelle qualifiche le prestazioni delle vetture saranno quelle viste venerdì, lo spettacolo è assicurato. I top 5 sono molto ravvicinati come tempi sul giro e questo è dovuto alla competitività di Ferrari, Mercedes e Red Bull ma anche dalla pista che è piuttosto corta. La Rossa, nonostante le direttive tecniche emanate dalla FIA, conferma di essere la miglior vettura nei tratti rettilei. Nel primo settore, Vettel, è stato il più veloce e nell’ultimo solo Verstappen, grazie ad una scia piuttosto importante, è riuscito a stare davanti al duo di Maranello. La SF90 ha sorpreso nel tratto guidato dove è riuscita ad essere più veloce delle Mercedes ed ha pagato un solo decimo nei confronti della Red Bull di Verstappen. Le Mercedes, durante la simulazione di qualifica, non hanno brillato. Ma la cosa è stata dovuta principalmente al traffico più che alla mancanza di competitività della W10. Hamilton, nei suoi primi due giri lanciati, è stato ostacolato prima da Bottas e successivamente da Gasly. È riuscito ad ottenere il proprio best lap al terzo giro lanciato quando la gomma soft aveva ormai perso il suo massimo potenziale.  

Analisi tecnica

Simulazione gara: Mercedes davanti

Nella simulazione di gara si sono stravolte le performance viste durante la simulazione di qualifica: Mercedes è stata la più performante davanti a Red Bull e Ferrari. In casa Mercedes, entrambi i piloti, hanno iniziato la loro simulazione di gara con le gomme soft. La W10 di Hamilton e Bottas si è dimostrata molto veloce e le gomme, nei giri effettuati, non ha dimostrato di avere un degrado eccessivo. Sicuramente la pista fresca ha aiutato nella gestione degli pneumatici e, l’innalzamento termico previsto nei prossimi giorni, potrebbe creare qualche grattacapo in più ai team con questo compound visto che dovranno tenere sotto controllo le temperature degli pneumatici posteriori che potrebbe accusare dell’overheating. A parità di gomma, Verstappen, si è dimostrato molto competitivo anche se non ha dimostrato di avere il ritmo visto sulla Mercedes di Hamilton. Ferrari, invece, ha diversificato il lavoro tra i due piloti facendo due stint piuttosto lunghi. Vettel si è concentrato nel raccogliere dati con le soft mentre, Leclerc, ha girato con le medie. Se osserviamo il passo gara la differenza a favore di Vettel è di solo 1 decimo nonostante che, dalle simulazioni Pirelli, la soft sia più performante rispetto alle medie di circa mezzo secondo al giro. Vista la penalità. Leclerc, potrebbe decidere di qualificarsi con la “gialla” per utilizzare nell’ultima parte di gara la “rossa”.

Primo stint

In casa Ferrari non è stato fatto nessun secondo stint di gara cosa che, invece, è stata provata da Mercedes e Red Bull. Mercedes, tra i top team, è stata l’unica a raccogliere dati con le hard grazie ai giri realizzati da Bottas. La hard venerdì non è sembrata essere la gomma giusta viste le temperature piuttosto basse ma potrebbe risultare determinante in gara se le termiche si alzeranno. A parità di gomma (media), Verstappen e Hamilton, in un long run di soli 2 giri lanciati, hanno girato su tempi piuttosto simili con il pilota olandese che è stato leggermente più veloce rispetto al neo sei volte campione del mondo. 

Secondo stint