F1, GP Abu Dhabi 2019: la gara vista dalla pista di Yas Marina

Formula 1
Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

Hamilton ha chiuso da cannibale una stagione già perfetta. Quasi un messaggio alle nuove leve della F1, soprattutto a chi è salito sul podio di Abu Dhabi con lui: Verstappen e Lelcerc

TEST ABU DHABI, DAY-1 LIVE

Passato, presente e futuro. L’ultimo podio della stagione ha rappresentato questo e tanto altro, in una polaroid che ha fissato in un solo scatto i tre piloti che in questo 2019 hanno sicuramente emozionato di più. Dopo una stagione già da incorniciare Lewis Hamilton ha finito da cannibale quale è: con l’undicesima vittoria della stagione, come i suoi anni migliori, undici secondi davanti a chi lo inseguiva e senza lasciare nessuna briciola agli avversari, nemmeno il giro veloce.

Quasi volesse essere un messaggio ai giovani come Max Verstappen e Charles Leclerc che stanno emergendo e sgomitando per provare a batterlo. E che hanno soprattutto il talento per farlo. Gli ultimi 55 giri della stagione hanno rispecchiato i valori in pista delle ultime gare: una Mercedes che è stata un’opera d’arte, come l’ha definita lo stesso Hamilton, una Red Bull che nelle mani di Max Verstappen in curva e passo gara ha dato l’ennesima lezione alla Rossa, e una Ferrari appunto che invece ha sofferto proprio là dove si sono esaltati i suoi avversari, tratti lenti, carico aerodinamico e gestione gomma. Il monegasco non è riuscito a raggiungere l’olandese della Red Bull né in pista né tantomeno in classifica piloti.

Max rimane terzo, per la prima volta nella sua carriera. Ma per il ferrarista era importante tornare a podio, dopo l’ultima volta in Russia, e chiudere il suo primo anno in rosso con tanti numeri positivi: 2 vittorie, 10 podi, record di pole dell’anno e un futuro tutto da scrivere. Sebastian Vettel, quinto, avrà tanto su cui pensare in queste settimane invernali, come la stessa Ferrari. Le basi sono state gettate ma serve ancora un altro, indispensabile, passo.