Chase Carey, presidente della F1, a Barcellona per parlare con i team anche dell'emergenza coronavirus e dei problemi logistici che potrebbero esserci in vista delle prime gare del Mondiale. Situazione monitorata costantemente, ma per ora la Formula 1 non valuta la situazione critica sia per l'Australia che per il Bahrain
In Formula 1 si discute sulle conseguenze che il coronavirus e le limitazioni che potrebbero essere poste dai singoli paesi per gli ingressi, avrebbero sull’inizio della stagione. Fari puntati sul GP d’esordio in Australia, con Chase Carey, presidente della F1, arrivato a Barcellona negli ultimi giorni di test. Casey, la cui presenza era prevista in Catalogna al di là del tema COVID-19, ha fatto un giro tra le varie hospitality e parlato con le squadre di diversi argomenti e tra questi anche dell’emergenza coronavirus. In generale tra le scuderie non c’è apprensione, o almeno non c’è per ora dato che l’Australia non ha chiuso l’ingresso agli italiani per i focolai che si sono sviluppati nell’ultima settimana né imposto restrizioni tali da pensare che qualcuno non possa entrare. Per il Bahrain, invece, come già fatto per la F2 e la F3, ci si sta muovendo al fine di garantire che il personale della Formula 1 non abbia problemi. Stessa procedura prevista per il Vietnam, dove per il momento gli italiani sono nella “lista” di persone che non possono accedere nel Paese. Quindi la situazione è momentaneamente sotto controllo e il Circus si sta organizzando per partire alla volta dell’Australia come da programma. Ovviamente i team sono in costante contatto con Liberty Media e la FIA che monitorano costantemente situazione. Ciò premesso, analizziamo nel dettaglio la situazione per i GP d'Australia e del Bahrain.
GP Australia
Se non ci saranno ulteriori provvedimenti prima del GP, i cittadini provenienti dai paesi ritenuti a rischio coronavirus (tra cui l’Italia) dovranno rispettare una procedura per ottenere l’ingresso dallo stato di Victoria. In aeroporto ci saranno controlli sanitari (tampone compreso). I passeggeri dovranno attendere l’esito degli esami, circa quattro ore, in un’area appositamente predisposta in aeroporto e se risulteranno negativi otterranno il regolare accesso.
GP Bahrain
situazione simile anche in Bahrain. I provenienti da aree a rischio saranno accolti da personale dedicato e sottoposti a controlli in aree dedicate all'arrivo. Se un passeggero presenterà sintomi influenzali (febbre) sarà trasferito in un’ulteriore area apposita per esami più approfonditi; in caso di positività al coronavirus saranno posti in quarantena in un ospedale predisposto nella capitale Manama.