Morte George Floyd, le reazioni dei piloti di Formula 1. FOTO
Dopo l'accusa di Lewis Hamilton ("La F1 é dominata dai bianchi, nessuno ha dato un segno"), anche il mondo della Formula 1 si unisce al grido di dolore per la morte di George Floyd. Da Leclerc a Ricciardo, da Giovinazzi a Sainz, sono tanti i piloti che hanno manifestato sui social solidarietà e chiesto giustizia per l'uomo afroamericano deceduto a Minneapolis
La Formula 1 si mobilita per la morte di George Floyd, il 46enne afroamericano morto in seguito all'arresto a Minneapolis. I piloti hanno manifestato il proprio pensiero via social dopo l'accusa di Lewis Hamilton: "La F1 è un mondo di bianchi, nessuno di loro ha dato un segno". Da quel momento, sono stati molti i messaggi contro il razzismo da parte di tutto il mondo della Formula 1
Hamilton: "F1 ambiente dominato dai bianchi"
Tra i più attivi sui social, Lewis Hamilton è stato il primo a non far mancare il suo supporto, postando un video divenuto ormai virale sul web, con protagonista una bimba che spiega il trattamento subito a causa del colore della sua pelle
Hamilton: "F1 ambiente dominato dai bianchi"
"Non condivido chi sta protestando violentemente, ma coloro che lo fanno pacificamente - scrive Hamilton in una storia -. Non è un problema di America, ma di tutto il mondo. Il mio sport è dominato dai bianchi, non c'è segno da parte di alcuno di loro. Sono l'unico di colore e mi alzo da solo". Dopo l'accusa del campione britannico, sono arrivati tanti messaggi da parte dei colleghi
Hamilton: "F1 ambiente dominato dai bianchi"
Charles Leclerc, pilota della Ferrari, ha spalmato sui suoi account social un messaggio chiaro: "Ad essere onesto, non sono a mio agio nel condividere qui il mio pensiero circa quello che sta accadendo. Per questo non l'ho fatto in questi giorni"
"Ho sbagliato a non farlo - ha scritto Leclerc -. Sono rimasto disgustato dai video che ho visto su internet, non riesco a trovare le parole. Il razzismo ha bisogno di incontrare azione e non silenzio. Prego tutti di essere partecipativi e attivi, di incoraggiare gli altri nel sensibilizzare. E' nostra responsabilità quella di parlare contro le ingiustizie. Non rimaniamo in silenzio"
A proposito di Ferrari, questo il messaggio di Carlos Sainz junior: "E' incredibile quanto sta accadendo nel 2020, ci fa tornare indietro nel tempo. E' pazzesco, abbiamo tutti lo stesso sangue. Nel nostro sport globale incontriamo persone di ogni razza, religione e condizione sociale. Lavoriamo insieme, in armonia: è un messaggio di sportività e umanità. Condanno ogni forma di razzismo"
Così Daniel Ricciardo: "Vedendo le news degli ultimi giorni e quanto successo a George Floyd e quanto sta ancora accadendo, penso sia una disgrazia. Ora più che mai dobbiamo stare uniti. Il razzismo è tossico e non si combatte con la violenza o con il silenzio, ma con unità e azione. Dobbiamo alzarci e unirci, per essere persone migliori"
In italiano il messaggio del pilota dell'Alfa Romeo, Antonio Giovinazzi
Azione benefica di Lando Norris, che invita i suoi follower a partecipare a una raccolta fondi per sostenere la campagna "Black lives matter"
"Proviamo a fare la differenza nel mondo, non importa quanto sia grande - scrive Norris -. Se partecipiamo tutti, miglioreremo il futuro. Sono solo una piccola voce, ma voglio provare cosa è giusto. Naturalmente non bisogna farlo creando danni a nessuno, voglio pace e amore ovunque"
Questo il pensiero di George Russell: "Come ha scritto Leclerc, non sono a mio agio nel condividere certi pensieri pubblicamente. Non trovo le parole per descrivere certe atrocità. Bisogna agire, il silenzio non serve a nulla. Abbiamo bisogno di pace ed eguaglianza, dobbiamo alzarci insieme e dare un calcio al razzismo fuori dalla nostra società"
Così Alex Albon: "Sono un privilegiato, cresciuto lontano da ogni forma di razzismo, ma ho capito che siamo tutti all'interno del problema e che il silenzio non è la forma giusta per combattere il razzismo. Quello che è successo a George Floyd deve diventare l'occasione per creare un mondo migliore"
Breve il messaggio di Nicholas Latifi: "Questa cosa deve finire"
Questo il messaggio della Mercedes: "Siamo con te, Lewis. La tolleranza è un principio fondamentale del nostro team, ci sentiamo arricchiti in ogni forma. Le persone di diverse razze, culture, religioni e filosofie di vita sono le benvenute. Condanniamo ogni forma di discriminazione. Siamo molto dispiaciuti di quanto sta accadendo e speriamo la situazione possa presto risolversi"