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Razzismo, Hamilton: "Da piccolo sono stato bullizzato e picchiato"

La rivelazione

Rivelazione shock su Instagram di Lewis Hamilton: "Da piccolo sono stato bullizzato e picchiato per il mio colore della pelle, ho imparato a difendermi con il karate. Continuo a lottare contro qualsiasi discriminazione, non mollerò mai"

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5 giorni dopo il messaggio con cui si univa alla protesta contro il razzismo dilagata sui social, #Blacklivesmatter, Lewis Hamilton torna a parlare su Instagram. Il campione di F1 rivela con un lungo post i maltrattamenti subiti da lui stesso in passato: "Ho letto ogni giorno il più possibile per cercare di sapere il più possibile su quello che è successo nella nostra lotta contro il razzismo, questo ha riportato alla memoria tanti dolorosi ricordi della mia gioventù. Memorie intense delle sfide che ho affrontato quando ero bambino, come credo che molti di voi che abbiano sperimentato il razzismo o qualsiasi tipo di discriminazione abbiamo vissuto. Ho parlato così poco delle mie esperienze personali perché mi è stato insegnato a tenermi le cose dentro, non mostrare debolezze, uccidere gli altri con l'amore e poi batterli in pista. Ma lontano dai circuiti sono stato bullizzato, picchiato, e il solo modo per rispondere a questo è stato imparare a difendermi, così ho imparato il karate. Ma gli effetti psicologici negativi non possono essere misurati".

"È anche per questo che guido nel modo in cui lo faccio, è molto più profondo di un semplice sport, io sto ancora lottando - spiega Hamilton - Grazie a Dio avevo mio papà, una figura molto forte alla quale potevo guardare, che sapevo che capiva e che sarebbe stato dalla mia parte incondizionatamente. Non tutti hanno questa fortuna, ma dobbiamo restare uniti con coloro che non hanno quell’eroe al quale affidarsi e che li protegga. Dobbiamo unirci! Mi ero chiesto perché il 2020 sembrasse così sfortunato sin dall'inizio, ma ora sto cominciando a pensare che potrebbe essere l'anno più importante delle nostre vite, dove poter finalmente cominciare a cambiare l'oppressione sistematica e sociale delle minoranze. Vogliamo solo vivere, avere le stesse possibilità a livello di istruzione, e non aver paura di passeggiare per strada, andare a scuola o in un negozio. Ce lo meritiamo come chiunque altro. L'uguaglianza è fondamentale per il nostro futuro. Non possiamo smettere di portare avanti questa battaglia e io per primo non mollerò mai".