F1, GP d'Austria 2020: l'analisi delle prove libere dal Red Bull Ring

Formula 1

Cristiano Sponton

La Mercedes che già scappa e una Ferrari apparsa in affanno nelle prime libere della stagione di F1. La Racing Point inmpressiona e la Red Bull tutta da decifrare.  La diretta del GP d’Austria su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)

GP D'AUSTRIA, LA DIRETTA DELLA GARA

La prima sessione della stagione ci ha confermato le impressioni avute durante i test invernali con una Mercedes W11 che, anche in questo 2020, sarà la vettura da battere. Hamilton è sembrato essere veramente a proprio agio con la sua W11 ed è riuscito a tenere piuttosto agevolmente alle sue spalle il compagno di squadra Valtteri Bottas. Dietro al duo Mercedes si è piazzata la “Mercedes Rosa” con Perez che è riuscito a tenere alle proprie spalle la Red Bull di Verstappen e le Ferrari di Vettel e Leclerc. Proprio la Red Bull è stata la nota dolente della giornata in quanto alla vigilia sembrava essere l’unica monoposto in grado di lottare ad armi pari con la Mercedes. Verstappen è stato piuttosto veloce nel primo stint di simulazione della qualifica con gomme medie ma quando è passato alle soft la RB16 è sembrata avere ancora qualche problema di bilanciamento. RB16 che andrà migliorare grazie al lavoro di setup e quindi bisognerà aspettare le qualifiche di domani per trarre delle conclusioni più veritiere. E la Ferrari? La Rossa ha dimostrato di essere in ritardo e questo lo si era capito anche durante i test invernali. La SF1000 ha confermato di aver perso la supremazia che aveva nel 2019 nei lunghi rettifili ma non è migliorata in curva come gli ingegneri si aspettavano. Le prime gare saranno corse in difesa e solo dal GP di Ungheria in avanti potremo capire se, il lavoro impostato da Binotto e company in questi mesi, darà i propri frutti.

La Renault di Ricciardo va

Positiva la prestazione di Daniel Ricciardo con la Renault che si è presentata in pista con diversi aggiornamenti aerodinamici. Renault, a differenza di Mercedes e Honda, non ha portato in pista evoluzioni della sua Power Unit. Bene anche Lando Norris settimo con la McLaren mentre il compagno, Sainz, ha ottenuto solo il decimo tempo.

Simulazione di qualifica – Mercedes al top in ogni settore della pista

Mercedes in questi mesi di pausa non si è fermata ed è riuscita a presentarsi in Austria con diverse migliorie aerodinamiche. La zona centrale è stata rivista con interventi nella zona degli specchietti e dei bargeboards ed anche al posteriore con migliorie nella zona degli endplate dell’ala. Oltre a questo, sembrano essere stati risolti i problemi alla Power Unit avuti durante i test dove si era notato un eccessivo surriscaldamento di MGU-H e dei problemi a dei cuscinetti dovuti ad una scarsa lubrificazione. Affidabilità che non sembra aver raggiunto ancora livelli soddisfacenti, infatti, nella giornata odierna, Bottas, è stato costretto a fermarsi durante la simulazione di gara per dei problemi al cambio che verranno analizzati dagli ingegneri anglo-tedeschi. L’affidabilità sembra essere l’unica cosa che devono temere attualmente in Mercedes in quanto la velocità della W11 sembra essere davvero ottima.

L'analisi dei best sector 

Questo lo si nota anche analizzando i best sector della pista austriaca dove, Hamilton, è stato il più rapido nel primo e terzo settore mentre, Bottas, è riuscito ad avere la meglio in quello centrale. Il distacco rifilato a tutti i competitors è stato piuttosto ampio calcolando che un giro di pista si compie in poco più di 1 minuto. W11 che, fin dai primissimi giri, ha utilizzato il sistema “DAS” specialmente nei giri di lancio per cercare di portare subito in temperatura le gomme anteriori che su questa tipologia di tracciato sono piuttosto difficili da portare nella giusta finestra.

Red Bull, come detto in precedenza, non è riuscita a sfruttare al massimo il potenziale delle gomme rosse ma, nella giornata di domani, sarà sicuramente da tenere d’occhio. La RB16 potrà contare anche sulla Power Unit Honda evoluzione che gli ingegneri nipponici sono riusciti a deliberare in questi mesi di pausa. Si è cercato di lavorare molto sulla combustione per cercare di estrarre una maggior potenza e salvaguardare l’affidabilità dell’endotermico. Evoluzione che dovrebbe sentirsi maggiormente in gara rispetto alla qualifica perché l’obiettivo è quello di riuscire ad utilizzare, durante la corsa, delle mappature più spinte per un chilometraggio superiore.

Analisi

La Ferrari vista nei primi giri di Spielberg

La Ferrari vista oggi non sembra avere il potenziale per lottare con Mercedes e Red Bull. Devono guardarsi dalla Racing Point che sembra avere la velocità per lottare con la SF1000. Il problema principale di questa vettura sembra essere la velocità massima, infatti, nel primo settore, composto da una curva ed un lungo rettifilo la Rossa rimedia dalla Mercedes un distacco di 3 decimi (in soli 16s di percorrenza). Nel secondo, formato da curve di media velocità si difende egregiamente per poi andare a perdere quasi 3 decimi nelle curve veloci del terzo settore. Questi dati ci fanno capire che la SF1000 non eccelle in nessuna zona della pista e, rispetto al 2019, ha perso il suo punto di forza visto che allo speed trap paga da Mercedes ben 8 km/h.

Mercedes veloce ma Racing Point sorprende

La simulazione di gara ci conferma le impressioni avute durante la simulazione di qualifica. Mercedes si è dimostrata veloce con entrambe le mescole provate (soft e medie). Nel primo stint con gomme rosse Bottas ed Hamilton si sono confermati i più veloci davanti alla Red Bull di Verstappen e alla Racing Point di Perez che è riuscito a girare ad un ritmo pressoché uguale a quello della RB16. 

approfondimento

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Simulazione

Ferrari, lavoro differenziato

Ferrari, come spesso succede, ha differenziato il lavoro tra i due piloti facendo girare Leclerc con le soft e Vettel con le hard. Analizzando il passo sembra che la SF1000 si trovi più a suo agio con le mescole più dure perché, il pilota tedesco, pur utilizzando una gomma meno prestazionale è riuscito a girare sugli stessi tempi del monegasco. Un comportamento analogo lo abbiamo avuto anche nel secondo stint con Leclerc che, con pneumatico hard, ha girato a soli 2 decimi da Vettel con soft. 

Simulazione gara

Le gomme

L’usura delle gomme è sembrata essere molto bassa e quindi è presumibile che, in gara, i piloti tenteranno la strategia a singola sosta. Secondo Pirelli la strategia più probabile è soft e hard ma non è escluso che, alcuni team, possano cercare di qualificarsi in Q2 con la mescola media per poi sfruttarla nella prima parte di gara.