GP Belgio, Leclerc: "Difficile ripetere vittoria 2019, ma a Spa può succedere di tutto"

Formula 1

In vista del Gp del Belgio, il pilota della Ferrari parla dei motivi che lo legano al circuito di Spa: "Qui ho vinto la mia prima gara in Formula 1, ma ho anche perso un amico, Anthoine Hubert. Il suo pensiero sarà con me per tutto il weekend. Difficile ripetere la vittoria di un anno fa, la condizione di partenza è diversa. Ma a Spa può succedere di tutto". Vettel: "Bisogna interpretare al meglio le variabili"

GP BELGIO, LA DIRETTA DI LIBERE 3 E QUALIFICHE

Si torna in pista e il Mondiale di Formula 1 fa tappa a Spa, per il GP del Belgio. Pista che ha grandi significati in particolare per il pilota della Ferrari, Charles Leclerc: “Ha un posto speciale nel mio cuore – ha commentato – qui ho vinto la mia prima volta in Formula 1, ma sempre qui, un anno fa, ho perduto il mio amico Anthoine Hubert in Formula 2. Per questo motivo tornare su questo circuito, almeno all'inizio, sarà difficile e il suo pensiero sarà con me per tutto il weekend”.

"A Spa può succedere di tutto"

Riguardo alle chance di vittoria, Leclerc avverte: “Non sarà facile ripetere il risultato di un anno fa, perché la nostra condizione di partenza è diversa da quella del 2019. Però abbiamo visto che su questa pista tutto può succedere anche e soprattutto a causa del meteo imprevedibile. Quello che dovremo fare come squadra è cercare di metterci in condizione di massimizzare il potenziale della vettura lavorando fin dal venerdì in maniera intensa. Nelle libere dobbiamo acquisire le informazioni che ci permettano di scegliere al meglio la strategia da adottare in qualifica e soprattutto in gara”.

Vettel: "Importante valutare le variabili"

Della spettacolarità, ma anche della difficoltà, del circuito belga ha parlato anche Sebastian Vettel: "È una pista unica: nessun'altra ha così tante variazioni altimetriche. È un continuo salire e scendere che le immagini tv non riescono assolutamente a rendere. Qui si trovano alcune delle curve più difficili e belle del mondo come Eau Rouge, Pouhon o la esse che precede Stavelot che i belgi chiamano ‘Piff paff’. Si tratta di un circuito da carico aerodinamico medio-basso ma sul risultato possono pesare molte variabili – ha spiegato il tedesco – a cominciare dalle condizioni meteo che spesso sono mutevoli. Bisognerà saper interpretare al meglio quante più variabili possibili”.

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