Si torna a Spa, teatro un anno fa del primo successo del monegasco Charles Leclerc, in un panorama per la Ferrari drasticamente diverso
Che weekend per Leclerc l’anno scorso! In griglia partiva in pole, con la pressione di Vettel ed Hamilton alle spalle; 166 vittorie e 10 titoli mondiali da tenere a bada…
Tuttavia la gara di Charles fu perfetta e, con un piccolo aiuto di Vettel, che trattenne per qualche giro Hamilton, riuscì a vincere per il rotto della cuffia, con l’inglese sugli scarichi.
Fu un trionfo epocale: il primo monegasco a vincere in F.1, il più giovane con la Ferrari, il più giovane poleman e vincitore a Spa. Non solo: fu anche il primo vincitore in F.1 dopo 50 gare senza nuovi piloti sul gradino più alto del podio. Un record: in precedenza la Formula 1 era rimasta senza vincitori per 48 GP da Germania 2009 (Mark Webber) e Cina 2012 (Nico Rosberg).
I record Ferrari
Il team di Maranello sta vivendo un periodo avaro di risultati, e le speranze di rimpolpare il bottino a Spa sembrano molto distanti dal divenire realtà.
La Ferrari è il team più vincente a Spa: 14 successi contro i 12 della McLaren, ed è ad un passo dal record delle pole: 10 contro le 11 della McLaren.
Sono i vincitori delle ultime due edizioni, e questo dato si aggrappa alla speranza più forte: Spa è l’ultimo circuito in cui hanno ottenuto 3 successi di fila, dal 2007 al 2009.
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Ma la Mercedes...
Se la Mercedes ha dovuto inchinarsi alla Ferrari nelle ultime due edizioni, vanta tuttavia prestazioni notevoli a Spa: tre successi di fila dal 2015 al 2017 e ben sei pole consecutive dal 2013 al 2018. Fu la Ferrari a mettere fine a questa sequenza record per il tracciato belga, monopolizzando la prima fila l’anno scorso.
E fu un’anomalia: si trattò del primo GP del Belgio senza almeno una Mercedes in prima fila dal 2012, quando Rosberg fu 23° e Schumacher 13°.
Nell’era Power Unit hanno mancato il podio qui solamente in tre occasioni: quando Hamilton fu messo fuori causa da Rosberg nel 2014; un 5° posto di Bottas nel 2017 (la safety car lo penalizzò: era 3°); un 4° posto di Bottas nel 2018 partendo dal fondo per cambio motore. Insomma, gli ingredienti per l’ennesima scorpacciata di record ci sono tutti.