Formula 1, Vettel a Sky: "Ho pensato al ritiro. Un onore guidare la Ferrari". VIDEO

l'intervista

"Danke Seb": Sebastian Vettel, futuro pilota Aston Martin e a caccia di un lieto fine con la Ferrari, si è confidato a 'Sky Sport'. "Ho pensato al ritiro più volte. Abbiamo invidiato la Mercedes per il loro dominio, peccato non aver vinto il Mondiale. I record di Hamilton? Li merita, ma Schumi resta il mio eroe. E' stato un onore guidare la Rossa". Il GP del Mugello è in diretta su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)

GP MUGELLO: LA DIRETTA DELLA GARA

 Sebastian Vettel è stato protagonista dello speciale “Danke Seb” realizzato da Mara Sangiorgio e in onda su Sky Sport F1 (canale 207).

Tra presente e futuro

“Ma al di là di tutto ciò dobbiamo pensare a quello che è l’obiettivo nell’immediato – prosegue il pilota tedesco che dopo 6 anni di Ferrari correrà con Aston Martin nel 2021 -. Questo è un weekend speciale per il team, poi ci saranno altre gare. Ma sicuramente posso guardare avanti per quello che verrà in futuro”.

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Hai mai pensato di ritirarti dalla F1?

"Sì, ho pensato al ritiro. E anche piuttosto spesso. Ma, come detto, spero alla fine di aver trovato qualcosa che possa essere entusiasmante e sono certo che lo sia. Quindi non vedo l’ora. Non volevo restare in F1 tanto per farlo. Sono un privilegiato, ho una famiglia che amo e della quale amo prendermi cura. E quello del ritiro è stato un pensiero, fermarmi per fare altro. Ma sono curioso di vedere cosa posso dare in un progetto nuovo. Sono curioso di scoprirlo".

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Ti senti più leggero dopo l'annuncio?

"E' più semplice quando conosci quello che accadrà. Le ultime settimane sono state intense, ora che è chiara la situazione è molto più semplice. Ma penso al presente, a questa gara così importante"

 

Cercavi un'altra famiglia dopo Red Bull e Ferrari?

"Sì certo. Abbiamo vissuto grandi momenti e altri difficili, ma con Ferrari abbiamo vissuto questo come una famiglia. A volte le cose belle finiscono e bisogna voltare pagina. Ho avuto grandi riscontri da parte delle persone con cui ho lavorato, da questo punto di vista è difficile cambiare"

 

Qual è il ricordo migliore in Ferrari?

"Ce ne sono tanti: il mio primo GP, la vittoria a Montecarlo, la prima vittoria in Malesia. E' difficile scegliere, dopo la prima vittoria in assoluto non ho dormito. Ho tanti bei ricordi, e vale per me e anche per i ragazzi al box"

C'è tristezza per non aver realizzato il sogno di vincere il Mondiale?

"Non proprio triste, c'era grande speranza e convinzione. Ci siamo arrivati vicini, mai però davvero vicini. Dobbiamo essere onesti, non possiamo essere troppo romantici. E' un peccato, volevamo vincere in modo dominante e non ci siamo riusciti. Invidiamo un po' la Mercedes, ma ci sono sempre dei motivi per cui le cose accadono. Le ho provate tutte, non è stato semplice". 

 

I record di Hamilton: c'è malinconia?

"E' un peccato, da un lato è molto semplice per lui ma ha lavorato tanto per essere in quella posizione. Merita tutti i successi, ma Lewis non sarà mai il mio eroe. Quello sarà per sempre Schumi. Sono comunque felice per Hamilton"

 

Cosa non ha funzionato con Ferrari?

"Non c'è abbastanza tempo...potevamo fare meglio, abbiamo dato il massimo ma non siamo riusciti a vincere il Mondiale. La delusione più grande non c'è, ci sono diversi fattori. Non mi addentro nei dettagli, perchè in Ferrari tutti ci mettono passione. Si lavora duramente, fanno orari incredibili. E' una grande azienda, una vera passione".

 

Cosa lasci alla Ferrari?

"Non lo so, non sono vanitoso. Mi è piaciuto passare il tempo qui, porterò avanti queste amicizie e questa è la cosa più importante"

 

Cosa è stato "essere Ferrari"?

"Mi sono sempre visto come una parte del team. Guido la macchina e sono un pezzo di un grande gruppo. Credi in un marchio, hai passione. Continuerò ad averla, ma ogni cosa finisce  e bisogna guardare avanti. Questo brand ti tocca"

 

La passione a volte è negativa?

"Passione è entusiasmo e sofferenza. Non si può essere passionali senza emozioni, non si può vivere in modo piatto. Siamo diversi tra italiani e tedeschi, quando le cose vanno bene è fantastico"

 

Qual è stato il compagno più difficile?

"Credo con Webber, lui era maturo e abbiamo vissuto momenti difficili. Oggi andiamo d'accordo. E' quello che ha lasciato il segno più profondo. Con Ricciardo mi è piaciuto molto, è un bell'avversario. Con Kimi non ho avuto complicazioni, ho imparato molto da lui in pista. Con Leclerc è interessante vederlo emergere e crescere, lui ora occupa il mio posto. Farà tanta strada in F1, nel prossimo decennio sarà un big della F1"

 

Quale gara scegli tra le 1000 della Ferrari?

"Una di Schumi, il mio idolo. Sono contento che Mick guiderà la vettura del 2004, sono invidioso..."

 

Cosa speri di dimostrare ancora in Ferrari?

"Il momento è difficile, spero di avere miglioramenti. Siamo in un punto basso, ma voglio aiutare il team a fare punti"

 

Cosa vuoi dire ai tifosi italiani?

"E' stato un grande onore, è un peccato non vederli sugli spalti. Ci fa male. Quando sarò vecchio guarderò indietro e sarà una delle più belle emozioni. La festa di Milano, i podi a Monza. E' stato un privilegio vivere queste emozioni, speravo durassero di più ma bisogna anche voltare pagina. Questa è la vita"

 

 

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