Formula 1, Binotto: "Leclerc può essere leader della Ferrari come Schumacher"

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Mattia Binotto confida che Charles Leclerc possa diventare un "chiaro leader" per la Ferrari in Formula 1, come lo era Michael Schumacher, convinto che ci siano somiglianze tra i due piloti: "Questa epoca sembra quella tra il 1995 e il 2000, quando investimmo per poi raccogliere i frutti. Charles sta studiando per diventare un leader. Camilleri ha capito l'importanza della stabilità"

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Charles Leclerc sulle orme di Michael SchumacherMattia Binotto confida che il pilota monegasco possa diventare un "chiaro leader" per la Ferrari, proprio come era stato Michael Schumacher. Parlando a 'Beyond the Grid', podcast ufficiale della Formula 1, ha aggiunto che si potrebbero fare dei paragoni tra la rifondazione avvenuta a Maranello all'arrivo di Michael Schumacher nel 1996 e ciò che sta accadendo ora intorno a Leclerc.

"Questa Ferrari simile a quella prima dei Mondiali di Schumi"

"Faccio spesso dei confronti, penso che ci siano somiglianze, senza dubbio - ha detto Binotto - La Ferrari all'epoca, dal 1995 al 2000, stava investendo. Stavamo investendo come stiamo investendo oggi, sulle tecnologie, ma anche sulle persone, impiegando giovani e giovani ingegneri. Se guardo alla Ferrari negli ultimi anni, abbiamo impiegato molti giovani ingegneri, che oggi iniziano a diventare le nostre basi".

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"Leclerc sta lavorando per diventare un leader"

 "All'epoca c'era anche un leader come pilota, Michael. Penso che oggi abbiamo Charles. Ovviamente non è esperto come Michael, perchè non è un campione del mondo, mentre Michael lo era. Però Charles si sta sviluppando come leader, e lo sta facendo bene".

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"Camilleri capisce l'importanza della stabilità"

"Marchionne era un super dirigente, metteva molta pressione. Bisognava vivere con il telefono in mano e rispondere ai messaggi di WhatsApp in trenta secondi, altrimenti la giornata cominciava male. Mi messaggiava anche durante le gare, non durante la notte ma sicuramente all'alba - ha spiegato Binotto -. Camilleri ha una leadership diversa. E' un amico, mi supporta e capisce l'importanza di avere stabilità. Abbiamo investito e sappiamo che i risultati possono arrivare sul medio-lungo termine. Delega molto, anche lui mi scrive ed è presente, anche se non è necessario rispondergli in 30 secondi...".