F1, GP Abu Dhabi 2020: l'analisi delle prove libere di Yas Marina

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Cristiano Sponton

La Ferrari ha lavorato molto in ottica 2021 in questo venerdì di Abu Dhabi, con Leclerc che ha portato in pista un fondo e un diffusore in vista del prossimo Mondiale. Tutto il weekend è in diretta su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)

GP ABU DHABI, LA DIRETTA DELLA GARA

Il Gp di Abu Dhabi, nell’era ibrida iniziata nel 2014, è da considerarsi come un vero e proprio “feudo” per il team Mercedes. Da quando esistono le Power Unit il team anglo-tedesco ha sempre ottenuto sia la pole position che la vittoria. Anche in questo 2020 la storia non sembra essere cambiata visto che la W11 sembra non avere rivali specialmente sul giro di qualifica. Il miglior tempo nella sessione odierna è stato siglato da Bottas che è riuscito a tenersi alle sue spalle il rientrato Hamilton. Come possiamo osservare dai “best sector” il campione del mondo aveva la velocità per battere il finlandese ma il suo miglior tempo di 1:36,097 gli è stato cancellato per un largo in curva 21. Hamilton, dopo una prima sessione abbastanza sofferta, è tornato molto competitivo in queste Prove Libere 2 ed è giusto considerarlo come il favorito per la pole position di domani.

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Sul passo gara la Mercedes si è “nascosta” molto e non ha mostrato tutta la sua forza. Nel primo stint di simulazione gara ha utilizzato gli pneumatici “Prototipo” che, dati alla mano, sono sembrati più lenti rispetto a quelli di questa stagione. Successivamente, causa bandiera rossa, hanno effettuato pochissimi giri con compound medio con tempi non degni di nota.

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La seconda forza in campo si conferma essere la Red Bull visto il terzo e quarto posto che sono riusciti a conquistare Verstappen e Albon. Il team di Milton Keynes difficilmente potrà lottare per la prima fila (salvo problemi o errori di Mercedes) ma dovrà puntare molto sulla gara dove, la RB16, ha dimostrato di avere un ottimo passo sia con gomme soft che con gomme medie. Il terzo tempo, ottenuto dal pilota olandese, è stato realizzato con gomme medie a differenza di quello Mercedes che è stato messo a segno con le soft. Osservando l’ideal lap di Verstappen è possibile notare che il miglior crono poteva essere migliorato di quasi 4 decimi ma, l’olandese, non è riuscito a sfruttare al massimo il potenziale del compound soft. Una cosa analoga la possiamo notare anche per Albon che aveva il potenziale di migliorare il suo crono di ben 3 decimi. Verstappen, a fine sessione è sembrato abbastanza soddisfatto anche se perfettamente conscio che la Mercedes è ancora troppo distante: “Non male, niente di speciale, quindi abbiamo ancora un po' di lavoro da fare per cercare di avvicinarci alle Mercedes, che sembrano molto forti qui, anche se non sono riuscito a fare un buon giro con le gomme soft. Ma va bene così”. La temperatura degli pneumatici è stato un vero problema per tutti i team a eccezione della Mercedes. Rispetto allo scorso anno la temperatura della pista era di qualche grado centigrado più bassa e questo ha reso problematico il raggiungimento della giusta finestra di funzionamento specialmente sull’asse anteriore. Per preparare al meglio il giro di qualifica si tende a effettuare un giro di lancio piuttosto lento per salvaguardare le posteriori (evitare overheating) ma questo non ti permette di ottenere un working range corretto all’avantreno. Mercedes, grazie al sistema DAS, riesce a ottenere ambo le cose: pur andando piano nel giro di lancio è in grado di scaldare le anteriore e di non stressare troppo le posteriori.

 

Perez partirà dal fondo della griglia?

Come possiamo osservare nella tabella sopra manca il Sergio Perez tra i piloti di testa. Questo non è dovuto alla mancanza di velocità del pilota messicano ma semplicemente dal programma di lavoro che ha impostato la Racing Point che ha scelto di non girare con gli pneumatici soft. Una scelta dettata dal fatto che, Perez, sarà costretto a partire dal fondo della griglia a causa della sostituzione dell’intera Power Unit Mercedes (motore endotermico, turbocompressore e MGU-H).

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Questa penalità ha spostato i piani di lavoro del team che ha lavorato principalmente in ottica gara. Racing Point che dovrà cercare di difendere il terzo posto in classifica costruttori dall’attacco della McLaren che è staccata di “soli” 10 punti.

 

Che lavoro ha svolto la Ferrari in queste prove libere?

Questo tracciato è sempre stato molto ostico per il team di Maranello ed anche in questa ultima gara del 2020, la Rossa non è sembrata essere molto competitiva. Si è lavorato molto in ottica futura, specialmente nelle prove libere 1, con Leclerc che ha portato in pista un fondo e un diffusore in configurazione 2021. Non si tratta del fondo che era già stato portato in pista a Portimao ma un’evoluzione molto sofisticata che probabilmente vedremo sulla vettura del prossimo anno. Il fondo, oltre a presentare il taglio sul marciapiede, è stato dotato di cinque generatori di vortice al posto dello “scolastico” bordo incurvato verso l’alto davanti alla ruota posteriore. Questa soluzione è stata studiata nei minimi dettagli con la presenza della classica vernice e con la presenza dei “rastrelli” formati da una serie di Tubi di Pitot

 

Ritornando alle prestazioni in pista della SF1000 si conferma ancora una volta che la coperta sembra essere, ancora una volta, troppo corta. Per compensare la mancanza di cavalli si è scelto un assetto aerodinamico piuttosto scarico e questo ha permesso alla Rossa di non perdere troppo nei primi 2 settori (4 decimi). Nel tratto finale, quello guidato, dove serve avere tanto carico, Leclerc ha pagato dalle Mercedes ben 9 decimi. Sono anni che questo settore è tragico per la Ferrari e quest’anno lo è ancora di più perché sono costretti a girare “scarichi” per avere una velocità sul dritto discreta. Il team di Maranello ha anche lavorato molto sul sistema ibrido per cercare di sfruttare al massimo l’energia immagazzinata i batteria nei rettifili. Nei precedenti Gp, durante le prove libere, andavano a intervenire con delle modifiche su SOC e MODE (modalità di utilizzo dell’energia elettrica), mentre oggi hanno lavoro molto sulle mappature ERS per cercare di recuperare il massimo quantitativo di energia nelle parti guidate per poterla successivamente sfruttare sul dritto. Nelle qualifiche di domani sembra esserci qualche chance di vedere almeno una delle due SF1000 in Q3 anche se, Leclerc, dovrà scontare 3 posizioni di penalità in griglia per l’incidente che ha causato al via del Gp di Sakhir.

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