
Formula 1, non solo Ferrari e Mercedes: cosa serve ai team per il Mondiale 2021
Punti di forza e punti deboli delle scuderie analizzando la passata stagione e in vista del prossimo Mondiale. E' davvero così perfetta la Mercedes? Cosa può fare la Ferrari per uscire dalle difficoltà in cui è piombata nell'ultimo campionato? E alla Red Bull basterà l'arrivo di Perez per fare un ulteriore passo avanti? Ecco tutto quello che serve ai team nel 2021

CHE MONDIALE SARA'? - E' la domanda che i tifosi ci rivolgono più frequentemente: ma che Formula 1 sarà quella del 2021? Non solo. Molti domandano, a ragione, se sarà ancora dominio Mercedes nel prossimo Mondiale e se si può essere ottimisti per la Ferrari. Proviamo a capirlo partendo dalle certezze, ovvero dall'analisi di ciò che è stato il campionato 2020 per ciascun team, ma anche dalle novità attese per il futuro a livello regolamentare.

WILLIAMS - Il pilota di talento c'è, George Russell, così come la spinta e la voglia di fare bene che è fisiologica quando arriva una nuova proprietà. Per il resto, il futuro è tutto da decifrare. Lo dicono i numeri e i calcoli fin troppo di un triennio disastroso: dai 7 punti del 2018 allo 0 nella classifica costruttori del 2020 (1 pt nel 2019). La Williams è e resta una parte importante della storia della F1, ma la strada sembra ancora tanto lunga prima di tornare a ruggire.
LE PAGELLE DEL MONDIALE 2020
ALPHA TAURI - Stagione ottima e ben al di sopra delle aspettative, nel corso della quale hanno portato costantemente punti a casa grazie a due piloti molto interessanti. Gasly la certezza, mentre è da valutare l'incognita Tsunoda (al posto di Kvyat). Si parte comunque da basi solide, ma qualcosa si può fare sul piano della capacità di sviluppo nel corso della stagione. Cosa che può valere per tutti al netto, va ricordato, di ciò che permetterà il regolamento 2021: modifiche sostanziali a livello aerodinamico, mentre ci sarà un "congelamento" per altre parti.

ALFA ROMEO E HAAS - Nel 2020 hanno pagato una grossa carenza di cavalli derivante dalla Power Unit: sono entrambe motorizzate Ferrari. Inutile dire allora di cosa avrebbero bisogno nel prossimo Mondiale.

ASTON MARTIN - All'ormai ex Racing Point, che potrà contare sull'esperienza di Sebastian Vettel, è mancata continuità nel 2020. Continuità ma anche sviluppo ciò che serve nel prossimo Mondiale: la RP ha messo in pista una macchina molto simile alla Mercedes, estremamente performante da subito. Ci sono stati degli step evolutivi ma il trend di sviluppo si è arginato nel periodo della gara al Mugello. Qualcosa in più si sarebbe potuto fare, così come un altro aspetto su cui lavorare è quello dell'efficienza aerodinamica su piste si di alto che di basso carico.

McLAREN - Come nel caso della Racing Point, anche a Woking sarà necessario lavorare sulla continuità. Nel Mondiale che ci siamo lasciati alle spalle questa monoposto ha alternato grandissime prestazioni ad altre decisamente meno brillanti. Serve più potenza in termini di Power Unit, e con il propulsore Mercedes dal 2021 dovrebbero riuscire a colmare questo gap.

ALPINE - Cambia il nome della Renault, che diventa Alpine, e torna in pista Fernando Alonso. Per questo team vale lo stesso discorso fatto per la McLaren: tanti alti e bassi (forse anche più della McLaren), con qualche deficit sui circuiti da alto carico, andando quindi in difficoltà dove è necessario sviluppare tanto downforce.

RED BULL - Manca ancora un po' di potenza a livello di Power Unit. Troppo spesso la RB del 2020 ha fatto fatica sul piano della potenza in generale. Una macchina apparsa talvolta difficile da guidare; ecco perché servono due piloti in grado di dare più o meno le stesse performance: performance importanti che nel 2020 sono arrivate da Verstapoen e che invece sono mancate con Albon. L'arrivo di Perez dovrebbe dare più "equilibrio" in tal senso.

MERCEDES - Quella del 2020 probabilmente è stata la miglior Mercedes dell'era Power Unit, impeccabile sotto tutti i punti di vista. E’ stata una macchina veloce sia su piste di alto carico che di basso carico. E' migliorata l'efficienza aerodinamica, punto debole del 2019, c'è stata affidabilità per tutto l’arco della stagione . Hanno gestito in modo perfetto le due monoposto. Per tutto questo, capirete, è davvero difficile individuare un solo punto critico per capire se e come migliorare questa specie di astronave.

FERRARI – Del 2020 della Rossa sappiamo tutto e non c'è nulla da aggiungere. Nel Mondiale che verrà, invece, sarà necessario arginare l'enorme deficit derivante dalla Power Unit e da una vettura con troppo drag. Cosa vuol dire? Che la Ferrari ha sì colmato in parte i limiti di downforce del 2019, ma ha generato appunto troppo drag ovvero troppa resistenza all'avanzamento. Serve quindi efficienza aerodinamica con una Power Unit più potente, migliorando altresì la gestione del lavoro al box. Troppi pit stop mediamente lenti e troppi errori nel campionato precedente.