Sergio Perez, che quest'anno sarà al volante della Red Bull, ha confessato di aver pensato più volte al ritiro all'inizio della carriera nel motorsport: "Mi ero trasferito in Germania e mi sentivo solo, in una cultura molto lontana da quella messicana. Devo ringraziare la mia famiglia che è intervenuta e mi ha convinto a restare"
"All'inizio della mia carriera ho pensato più volte al ritiro". E' la confessione di Sergio Perez al podcast 'Talking Bull'. Il messicano, che in questa stagione correrà con la Red Bull, ha parlato delle difficoltà incontrate nei primi anni nel motorsport. "In alcuni momenti della mia carriera ho pensato di smettere - ha confessato Checo -. Quando mi sono trasferito in Germania per correre nella Formula BMW ho pensato che qui si correvano due Gran Premi di Formula 1, che sarei stato amico di tutti i piloti e che mi sarei divertito un sacco. Poi sono andato lì e mi sono reso conto quanto le mie aspettative fossero diverse dalla realtà. Vivevo in una città molto piccola, con una cultura lontanissima da quella messicana a cui ero abituato".
"La mia famiglia mi ha aiutato a continuare"
Dopo il quarto posto nel Mondiale piloti conquistato con la Racing Point, Perez ha rischiato di restare senza un sedile nel 2021 fino alla chiamata dalla Red Bull, che lo affiancherà a Max Verstappen. Un altro momento difficile della carriera, dopo quelli incontrati agli esordi: "Mi sono trovato da solo all’improvviso - ha ricordato -. Diverse volte ho pensato che la Formula 1 era troppo lontana, che dovevo tornare a casa e fare una vita più normale. È in quel momento che è intervenuta la mia famiglia, che mi ha convinto a restare. Il resto lo ha fatto la mia determinazione“.