F1, caso porpoising: la FIA interviene con una guida tecnica

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Dopo gli allarmi emersi a Baku e alla vigilia del Gp del Canada, la FIA ha emanato una direttiva per limitare il saltellamento delle monoposto. Erano stati diversi i piloti, Hamilton su tutti, a lamentarsi dei problemi fisici (specialmente alla schiena) provocati da queste oscillazioni aerodinamiche

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In seguito alle lamentele arrivate durante e dopo il Gp di Baku e alla vigilia dell’appuntamento di Montreal, la FIA decide di intervenire sul caso "porpoising", ovvero i saltellamenti delle monoposto provocati da oscillazioni aerodinamiche. Sono stati diversi i piloti, in particolare Lewis Hamilton, a denunciare problemi fisici alla schiena causati dal "porpoising" ed è per questo motivo che la Federazione Internazionale ha emanato una direttiva tecnica per limitare il problema. Sono state così fornite indicazioni ai vari team sulle misure che bisognerà adottare per salvaguardare la salute dei piloti.

Cosa prevede la direttiva

Tra i punti salienti della guida tecnica voluta dalla FIA troviamo: "un controllo più attento del fondo e dei "pattini", sia in termini di progettazione che di usura osservata", ma anche "La definizione di una metrica, basata sull'accelerazione verticale della vettura, che fornirà un limite quantitativo per il livello accettabile di oscillazioni verticali. La formula matematica esatta per questa metrica è ancora in fase di analisi da parte della FIA e i team di Formula 1 sono stati invitati a contribuire a questo processo".

Previsto un incontro con i team

Oltre a queste misure valide a breve termine, la FIA ha fatto sapere che convocherà un incontro tecnico con i team per definire misure che riducano il fenomeno del "porpoising" nel medio termine. La stessa Federazione ha inoltre pubblicato le motivazioni che hanno portato alla direttiva tecnica: "La FIA ha deciso di intervenire dopo aver consultato i suoi medici nell'interesse della sicurezza dei piloti. In uno sport in cui i protagonisti guidano abitualmente a velocità superiori a 300 km/h, si ritiene che tutta la concentrazione di un pilota debba essere messa su questo compito e che l'eccessiva stanchezza o il dolore avvertito da un pilota possano avere conseguenze significative in caso di perdita di concentrazione. Inoltre, la FIA è preoccupata per l'impatto fisico immediato sulla salute dei piloti, alcuni dei quali hanno riportato dolori alla schiena in seguito ai recenti eventi".

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