Formula 2, a Zandvoort la Feature Race è di Novalak: risultati e classifica

GP OLANDA

Lucio Rizzica

FOTO da @Formula2 - Twitter
f2_olanda_2023_novalak_twitter

Sul podio salgono Novalak (Trident), Maloney (Carlin) e Crawford (Hitech). In classifica generale rimaner leader Théo Pourchaire (ART) a quota 168 punti, davanti a Vesti (Prema) con 156 e Iwasa (Dams) con 134. Oggi la gara di Formula 1 alle 15: live su Sky Sport F1, Sky Sport Summer, in 4K e in streaming su NOW

ULTIME NEWS VERSO IL GP DI F1

Dopo la "non gara Sprint" di ieri, la Formula 2 ha concluso il suo weekend di Zandvoort con la Feature Race vinta da Clement Novalak. Il pilota francese del team Trident ha preceduto al traguardo Maloney e Crawford.

Leader che si alternano al comando continuamente, per poi alla fine non concludere nulla, senza che nulla in fondo cambi. Troppa pioggia e gara di Formula 2 cancellata al sabato, grande voglia di correre -forse troppa- nei piloti, alla domenica mattina a Zandvoort. Rischio precipitazioni alto, ma pista asciutta al momento del via della Feature Race. In prima fila Crawford (Hitech) parte dalla pole position, Vesti (Prema) in seconda fila, il leader della classifica Pourchaire (ART) dalla quinta. Al giro di formazione Mason (PHM spegne il motore. Dopo un giro rientra la Safety Car e si procede alla partenza lanciata. In curva uno la pista scivolosa tradisce Vesti che si gira. Dietro di lui anche Bearman (toccato da Correa) e Doohan vanno in testa coda. Solo quest’ultimo è costretto al ritiro, tuttavia. Safety Car. 

Subito un colpo di scena favorevole a Pourchaire, che sale in sesta posizione. Green flag al quarto giro, con Iwasa che forza troppo e va a prendere in pieno Maini: entrambi finiscono fuori traiettoria. Correa intanto riceve 10” di penalizzazione per avere toccato Vesti in partenza. Il danese è ora tredicesimo. Chi monta gomme rain gira molto più lentamente, la scelta azzardata non ha pagato, il rischio pioggia si allontana. Anche Iwasa riceve 10” di penalità. Entro i primi dieci giri buona parte dei piloti rientrano per il pit obbligatorio: Pourchaire e Hadjar si sfiorano in pit lane. Il francese esce davanti ma ha gomme fredde, spinge troppo e va direttamente contro le barriere poco dopo avere abbandonato la corsia dei box. Entra la Safety Car. E clamorosamente Vesti perde entrambe le posteriori e va in testa coda: gara finita anche per lui. Il campionato si riapre incredibilmente per gli inseguitori. Nuova partenza lanciata al giro 17. Novalak è il leader della corsa. Bearman aggressivo in curva tre su Martins, il francese risponde. Contatto fra i due e Bearman finisce contro le barriere. Fuori anche il pilota Prema. 5” di penalità anche per Daruvala, per aver infranto le regole di ingaggio sotto Safety Car. A due terzi di gara, l’arrivo diventa cronometrico, per rispettare i tempi previsti. A quindici minuti dal termine anche Martins riceve 10” di penalità per la sua azione eccessivamente aggressiva nei confronti di Bearman. 

A Zandvoort va in scena una corsa Gattopardesca, tutto cambia, di giro in giro, ma nulla cambia in verità in classifica, dove i migliori segnano tutti il passo: o finiscono fuori gara o fuori dai punti e la graduatoria non modifica sostanzialmente posizioni e distacchi. Sul podio salgono Novalak (Trident), Maloney (Carlin) e Crawford (Hitech). In classifica generale rimaner leader Théo Pourchaire (ART) a quota 168 punti, davanti a Vesti (Prema) con 156 e Iwasa (Dams) con 134. Lo stellone ha protetto il francese, che si è giocato tutti i bonus a propria disposizione, confermando di essere -ahilui- un pilota che sbaglia troppo. Zandvoort ha tirato fuori tutti i limiti dei primi della classe: Pourchaire e Vesti troppo poco concreti, Iwasa, Martins e Doohan troppo aggressivi, Bearman esageratamente competitivo. Da Monza in avanti servirà altro per portare a casa il titolo stagionale. Il piede veloce e un team forte non bastano per fare strada. Serve più maturità.