Formula 1, GP degli Stati Uniti: il 30 e il 40 sono numeri che ricorrono ad Austin

gp degli usa

Michele Merlino

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Trenta e quaranta sono i numeri ricorrenti nelle statistiche GP degli Stati Uniti: quello di Austin è il 40° GP dall'inizio della stagione scorsa e se Verstappen vincerà, sarà la sua 30^ vittoria in 40 gare. 40 è anche l'attuale digiuno di vittore di Hamilton. Per Max, in caso di vittoria, sarebbe la 50^ in carriera. La gara in diretta domenica alle 21 su Sky Sport F1, Sky Sport Uno, in 4K (canale 213) e in streaming su NOW

GP USA, LA GARA LIVE

Prendiamo in prestito il titolo da un antico gioco di carte per sottolineare uno strano allineamento numerico tra il GP del Qatar e quello degli USA. Austin segnerà il 40° GP dall’inizio della stagione scorsa, e fino a qui non ci sono grossi eventi da segnalare, tuttavia se mettiamo in conto una vittoria di Verstappen (e chi altri? visto che l’anno scorso riuscì a vincere nonostante un problema al pit stop, e non era il Max di quest’anno…) l’olandese conterà 30 vittorie in 40 gare, tre su quattro, 75 per cento. Questo farebbe il pari con un altro “Trente et Quarante”: in Qatar ha festeggiato la 30^ pole e, di pari passo, Hamilton, con un incidente alla prima curva, non ha festeggiato, ha bensì portato a 40 il suo digiuno attuale di vittorie. Il più lungo per lui. Ovviamente per Max, in caso di vittoria, c’è un altro, splendido, numero tondo: la 50^ vittoria in carriera.

I soliti tre

Questo sarà l’undicesimo GP di Austin, che fece la sua prima apparizione nel 2012. Una costante? La solita: Mercedes, Red Bull e Ferrari. I tre suddetti hanno concesso agli altri team solo due piazzamenti sul podio su 30 ad Austin, e l’ultima volta è successo 10 anni fa. Il primo è la prima vittoria su questo circuito: nel 2012 Hamilton conquistò il GP inaugurale di Austin su McLaren; il secondo è invece un 2° posto di Romain Grosjean su Lotus nel 2013. Dal 2014 in poi si è insediato il “triumvirato”, che non ha lasciato spazio a nessuno.

Re Lewis

Il dominatore, di solito si dice incontrastato, ma poi vedremo quanto è stato “contrastato”, qui è Hamilton: ha vinto la metà dei 10 GP di Austin, il primo nel 2012 e l’ultimo nel 2017. 5 vittorie quindi, ma anche 5 anni di digiuno ad Austin (4 edizioni: nel 2020 non si corse), ed ecco il “contrasto” succitato: Max Verstappen ovviamente. Nelle ultime due edizioni Lewis si è dovuto accontentare del 2° posto dietro al pilota Red Bull. 

…E nel 2019 dietro a Bottas, ma questa è un’altra storia, visto che allora gli bastava piazzarsi per conquistare il suo 6° mondiale.