Formula 1, due mesi all’inizio della stagione: come sarà il Mondiale 2024

Formula 1

Chiara Baroni

Fra 2 mesi esatti riparte la Formula 1: un Mondiale che nel 2024, con 24 gare, sarà il più lungo e intenso di sempre. Ci saranno 6 weekend in versione Sprint, il ritorno delle qualifiche al sabato e al venerdì, e la nuova Ferrari targata Vasseur: tutto quello che c'è da sapere in vista della prossima stagione 

F1, MONDIALE 2024: IL CALENDARIO UFFICIALE

Segnate in agenda la data del 2 marzo, perché fra le novità del 2024 ci sono anche tre Gran Premi al sabato: oltre a Las Vegas, quello inaugurale del Bahrain e, una settimana dopo, quello dell’Arabia Saudita, primo back to back di una stagione che si snoderà fino all’8 dicembre ad Abu Dhabi facendo tappa in 24 circuiti, tre dei quali negli Stati Uniti, due in Italia.

Sei weekend in versione Sprint

Sei saranno i weekend in versione Sprint: Austria, Austin, Brasile, Qatar, cui si aggiungono Cina e Miami, mentre Azerbaijan e Belgio tornano al format tradizionale. Ma per sapere nel dettaglio come si svolgeranno questi 6 fine settimana bisognerà aspettare, nella seconda metà di gennaio, i verdetti della F1 Commission: e se è quasi certo il ritorno delle qualifiche dei Gran Premi al sabato e quelle delle Sprint al venerdì, non si escludono anche l’inversione della griglia di partenza della garetta sui 100 km e alcune modifiche al regime di parco chiuso, per permettere ai team più opportunità di modificare l'assetto in vista della domenica.

A febbraio sarà svelata la nuova Ferrari

Febbraio sarà invece il mese dei test, dal 21 al 23 in Bahrain, e delle presentazioni delle nuove monoposto. E qui la data da appuntare è il 13, quando a svelarsi sarà la nuova Ferrari, la prima autenticamente figlia dell’era Vasseur. Una monoposto che, a detta del team principal, sarà nuova al 95% rispetto alla SF-23, che ha sicuramente deluso, anche se ha concluso la stagione in crescendo e si è fatta trovare pronta nel raccogliere, a Singapore, l’unica vittoria del 2023 lasciata per strada dalla Red Bull: merito degli aggiornamenti di Olanda e Giappone, che hanno garantito assetto più stabile e minor usura delle gomme, e anche di una certa propensione al rischio da parte del team. Il cui motto resta "un passo alla volta", perchè se ribaltare i rapporti di forza con Red Bull da un giorno con l'altro è pura fantascienza, mettere una certa pressione a Max e compagnia giro dopo giro è possibile. E questo il 2023 lo ha già dimostrato.