F1, Ricciardo e Tsunoda, i piloti di Visa Cash App RB per il Mondiale 2024: le carriere

MONDIALE 2024

L'australiano e il giapponese confermati alla guida del team di Faenza che si presenta ai nastri di partenza con una nuova veste, quella della Racing Bulls Visa Cash App. Le loro storie aspettando il via del Mondiale 2024: sarà tutto in diretta su Sky e in streaming su NOW

F1, LA SECONDA GIORNATA DI TEST IN LIVE STREAMING

Il Mondiale di Formula 1 pronto a ripartire con una grglia che presenta alcune novità, a cominciare dalla Visa Cah App di Racing Bulls che prende il posto dell'AlphaTauri pur conservando la sua struttura e il suo quartier generale a Faenza. Team "ribattezzato" e un nuovo team principal - Laurent Mekies - mentre i piloti sono ancora Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda

Ricciardo, il "tasso del miele" che vuole tornare grande

Resta uno dei piloti più amati nella griglia del Mondiale. La fase di appannamento degli ultimi anni lo ha visto scivolare fuori dalla McLaren per poi tornare in Red Bull ma solo nel ruolo di terzo pilota. Poi lo scorso anno la nuova opportunità con l’AlphaTauri, frenata da un incidente con conseguente intervento alla mano sinitra. Il team di Faenza, come detto ai nastri di partenza con una nuova veste, punta ancora su di lui, sulla sua esperienza, per una lotta al centro della griglia che potrebbe essere più serrata che mai nel 2024. E così il "tasso del miele", come è soprannominato Daniel che lo considera l’animale più impavido del mondo, dovrà dare dimostrazione del suo valore in un ruolo che, per esperienza e qualità, lo vedrà indossare i panni del capitano di questo team. 

Ricciardo e il problema della continuità

Il problema nella storia sportiva di Ricciardo è stato soprattutto quello continuità, cosa che non ha trovato nel suo girovagare all'interno del Circus dall'esordio nel 2011 con la HRT, passando per la Red Bull e fino alla Renault e alla McLaren. Con il team britannico si sperava potesse voltare un'altra pagina di una storia che lo voleva vicino alla Ferrari in passato. Voci mai concretizzate. Eppure è come se Daniel non fosse mai riuscito a mettere insieme tutti i pezzi per essere al livello dei top drivers. I migliori risultati li ha ottenuti nelle cinque annate con Red Bull, nel 2014 e nel 2016: terzo nella classifica finale di entrambi i campionati. Due podi in Renault, mentre con McLaren il punto più alto è senza dubbio il successo a Monza nel 2021. Ha chiuso 17esimo nel 2023, in una stagione in cui è arrivato in corsa per sostituire De Vries e dove poi è stato costretto a fermarsi per 4 GP dopo l'incidente nelle libere di Zandvoort. Ora è il momento che il tasso tiri fuori le unghie...

Yuki Tsunoda, il samurai che si scalda nei team radio

Il giapponese è stato il primo pilota nato nel 2000 a correre in Formula 1, eppure è già alla sua quarta annata nel Mondiale e sempre al volante della scuderia italo-austriaca con sede a Faenza, che gli aprì le porte del Circus nel 2021 coronando il sogno di quel bambino di 4 anni che guardava le corse di kart insieme al padre-meccanico al circuito di Nakai. La sua carriera subisce un'accelerazione decisiva nel 2018, quando trionfa nella Formula 4 nipponica, un titolo che gli vale l'ingresso nel Red Bull Junior Team e il debutto nel campionato di Formula 3, chiuso al 9° posto. Nel 2020 il salto in Formula 2 e la consacrazione con tre vittorie, quattro podi e altrettante pole, il premio di miglior rookie e la terza posizione in classifica ad appena 15 lunghezze dall'iridato Mick Schumacher. Carattere mite fuori dalla monoposto, dentro piuttosto fumantino quello del samurai Tsunoda, che spesso abbiamo sentito scaldarsi durante i team radio. Ha chiuso il 2023 al 14esimo posto, migliorando il 17esimo della stagione precedente. Ci si aspetta di più nel prossimo campionato che scatterà il 2 marzo in Bahrain.

Tsunoda 18esimo pilota giapponese nella storia della F1

Tsunoda è il 18° pilota del Sol Levante nella storia della F1: l'ultimo era stato nel 2014 Kamui Kobayashi (in carriera 75 GP, 125 punti e un 3° posto in Giappone nel 2012 con la Sauber). Prima di lui - in era recente - ricordiamo Kazuki Nakajima, Sakon Yamamoto, Yuji Ide e soprattutto Takuma Sato, 90 gare effettive e un podio con la BAR-Honda (3° nel GP USA del 2004). I primi nipponici in assoluto furono invece Masahiro Hasemi, Kazuyoshi Hoshino e Noritake Takahara, che esordirono nel 1976 sull'allora tracciato del Fuji.