F2, Durksen vince la Sprint a Baku, ma la scena è dei debuttanti Minì, Mansell e Browning

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Lucio Rizzica

Lucio Rizzica

I debuttanti in F2 si sono presi la scena a Baku: Minì alla prima gara nella nuova categoria ha conquistato un ottimo terzo posto dopo essere stato leader della corsa a lungo, così come Mansell che finisce 8°. Bene anche Browning, 11°. A vincere è stato Durksen davanti a Crawford e al palermitano. Domani la gara è alle 9:30: tutto il weekend è live su Sky e in streaming su NOW

F1, GP BAKU: LA GARA LIVE

Qualifica complicata per il leader del campionato Isack Hadjar (Campos) a Baku, in Azerbaijan, nel terz’ultimo appuntamento stagionale della Formula 2 e partenza obbligata in entrambe le gare (Sprint e Feature Race) dalla penultima fila, dopo che anche il miglior tempo gli è stato cancellato per aver causato la bandiera rossa a seguito della uscita in ‘combo’ col compagno di squadra Marti, che partirà addirittura alle sue spalle. Meglio è andata al brasiliano Bortoleto (Invicta), primo inseguitore nella lotta per il titolo iridato, che in entrambe le corse si accomoda in terza fila. In Feature Race ci sarà in prima fila l’italiano Antonelli accanto al pole sitter Verschoor. In Sprint race, per effetto del rovesciamento della griglia, davanti partono invece un ottimo Christian Mansell, esordiente in categoria, su Trident e Crawford (Dams), con l’altro esordiente (in Prema), Minì in seconda fila. 

La Sprint Race a Baku

Allo spegnimento dei semafori è subito lotta senza quartiere per conquistare la testa dello schieramento. Ottimo Mansell, bravissimo Minì a prendere la seconda posizione, dietro tutti molto attenti a non rischiare contatti. Hadjar è sedicesimo a metà del primo giro. Maloney alle spalle prova ad attaccare Maini, ma perde una posizione da Martins. Bortoleto ottavo, Antonelli decimo. Al sesto giro Hadjar risale di un’altra posizione e sale al quindicesimo posto. A un terzo di gara Minì attacca Mansell e passa in testa alla corsa. Poi in seconda posizione si issa Durksen. Al nono giro Minì è leader, Hadjar è quattordicesimo. Al decimo giro Verschoor rientra in pit lane a cambiare le gomme per problemi di grip. Gara finita per lui. Intanto Antonelli sorpassa Browning ed è nono. Davanti Durksen attacca Minì per la prima posizione e lo passa. Mentre alle spalle anche Bortoleto guadagna una piazza e sale in settima posizione su Maloney, che nel giro successivo viene sorpassato anche da Antonelli. Nel corso del tredicesimo giro Durksen guadagna 1”8 su Minì e va via velocissimo. Al quindicesimo giro Crawford e Martins sorpassano Mansell e si mettono alle spalle del palermitano. In settima posizione Antonelli che sorpassa Bortoleto, giusto in tempo, poco prima che Miyata finisca contro le protezioni nel tentativo di sorpassare Hauger. Safety Car e tutto da rifare per Durksen, che aveva portato il suo vantaggio sugli inseguitori a 3”7. Gruppo ricompattato. Green flag al diciottesimo giro di ventuno. Minì largo si fa sorprendere da Crawford e perde una posizione. Bortoleto, toccato, finisce contro le protezioni ma riprende la corsa senza perdere il passo e rimanendo quinto. In testa Durksen davanti a Crawford, poi Minì, Martins, Bortoleto, Aron, Antonelli e Mansell in zona punti. Decimo Maloney, dodicesimo Hadjar. E così arrivano anche sul traguardo, con il palermitano terzo al debutto in Formula 2, senza mai aver messo piede prima sulla monoposto della categoria superiore. 

La classifica

In classifica generale Bortoleto rimangia altri punticini ad Hadjar e si porta a -6,5 in classifica dal leader, a secco di punti in questa Sprint Race. Punti utili a restare aritmeticamente in corsa per il successo finale anche per Crawford, Aron e Antonelli. Domani la Feature race alle 9.30. Me la scena oggi l’hanno rubata i debuttanti: il terzo posto di Minì, l’ottavo posto di Mansell (entrambi leader della corsa a lungo) e l’undicesimo posto di Browning. Già più pronti di Goethe, che nonostante fosse alla seconda gara ne ha combinate ancora di cotte e di crude, finendo anche sotto investigazione.