Sargeant e gli altri: trionfi, flop e liti, i piloti americani in Formula 1. FOTO
Con Logan Sargeant in Williams, un pilota americano è tornato da questa stagione in F1. Dei 233 piloti USA del Circus, solo Phil Hill (nato in Florida) e Mario Andretti hanno vinto il Mondiale. Da ricordare Dan Gurney, Richie Ginther ed Eddie Cheever, soprannominato "americano de Roma". E Scott Speed? Fu silurato per far debuttare Vettel. Stasera si corre la Sprint Race ad Austin: tutto live su Sky Sport F1, Sky Sport Uno, in 4K (canale 213) e in streaming su NOW
- La gara di Miami dello scorso maggio è stata la prima in casa del rookie statunitense Logan Sargeant, da questa stagione titolare alla Williams. Con lui un pilota USA è tornato nel Circus dopo l'ultima volta nel 2015. Con il weekend in corso ad Austin, abbiamo l'occasione per ricordare chi sono stati gli altri "piloti a stelle e strisce" in F1.
- Questa è la Martini Lotus numero 1: alla guida c'è Mario Andretti, l'ultimo statunitense ad avere vinto il titolo piloti di Formula 1.
- Andretti, classe 1940, era in realtà nato in Istria (allora italiana), ma si trasferì negli States con la famiglia a 15 anni, prendendo cittadinanza americana. Nel 1971 e nel 1972 aveva guidato anche la Ferrari.
- Andretti fu il secondo americano a vincere il Mondiale piloti di F1. Prima di lui ci era riuscito solo Phil Hill nel 1961. Hill, nato a Miami in Florida e dunque americano purosangue, vinse alla guida della Ferrari.
- Hill aveva 34 anni quando vinse il titolo, vincendo l'ultimo GP della stagione in programma a Monza
- 4 vittorie di GP per Dan Gurney, classe 1931, attivo in F1 dal 1959 al 1970. Anch'egli ebbe l'occasione di pilotare la Ferrari, nel 1959, ma ottenne le sue 4 vittorie alla guida di Porsche, Brabham ed Eagle.
- Guidò la Ferrari nel 1960, ma vinse il suo unico GP con la Honda cinque anni più tardi, anche un altro americano, Richie Ginther.
- Eddie Cheever, nato a Phoenix nel 1958, è l'americano più presente di sempre in Formula 1: per lui ben 132 GP, mai una vittoria ma 9 podi (2 secondi posti e 7 terzi). Nella foto con Nigel Mansell.
- Cheever, qui su Benetton Alfa Romeo, era soprannominato "l'americano de Roma", dal momento che si era trasferito in Italia con la famiglia da bambino, e lì ha sempre vissuto.
- Anno 1993, ecco un americano dal nome noto: Michael Andretti. E' il figlio di Mario, classe 1962, che in quella stagione è la seconda guida di Ayrton Senna su McLaren. Per lui solo un terzo posto a Monza, poi la sostituzione con Hakkinen.
- Dopo Andretti jr, l'ultimo statunitense in Formula 1 è stato Scott Speed, tra il 2006 e il 2007, con la Toro Rosso. Nonostante il cognome, di veloce non aveva proprio nulla: 0 punti in 28 GP.
- Speed litigò con i vertici della Toro Rosso e, a 7 gare dal termine della stagione 2007, venne sostituito da un ventenne destinato a fare carriera: tale Sebastian Vettel.
- Della famiglia dei piloti americani in F1 fa parte anche Alexander Rossi: 5 GP con la Manor F1 Team nel 2015