Sul circuito di Spa è ancora testa a testa fra Hamilton e Vettel, che partono appaiati in prima fila e guidano il GP del Belgio fino alla fine. Il britannico, dopo aver eguagliando il record di 68 pole che apparteneva a Schumacher, vince il 58° Gran Premio della sua carriera, portandosi a -7 da Vettel nella classifica piloti. Terzo posto per Ricciardo su Red Bull, quarto Raikkonen e quinto Bottas.
Dopo le storiche qualifiche del sabato, è tempo di scendere in pista per il 62° Gran Premio del Belgio nel tempio di Spa-Francorchamps. Una pista storica, giunta alla sua 50° edizione, che ha visto scattare Lewis Hamilton in prima posizione per la 68° volta nella sua carriera, raggiungendo il record di Michael Schumacher nella storia della Formula 1. Il pilota inglese ha festeggiato al meglio il GP numero 200 della sua carriera guidandolo in testa dall'inizio alla fine, dimezzando lo svantaggio nei confronti di Sebastian Vettel nel Mondiale piloti, ora sceso a soli 7 punti prima del Gran Premio di Monza di settimana prossima. Il ferrarista però può essere soddisfatto: in una pista favorevole alla Mercedes, è rimasto sempre sotto i due secondi di distacco dall'inglese, provando l'attacco sia alla partenza che dopo la Safety Car al 34° giro. Non è bastato però, perché la superiore velocità di punta della Mercedes ha fatto la differenza, anche se il tedesco si è tolto la soddisfazione di chiudere con il record della pista con 1:46:557. La Ferrari sperava di rosicchiare qualche altro punto nel Mondiale costruttori, ma Kimi Raikkonen - dopo aver subito 10 secondi di stop&go per non aver rispettato una doppia bandiera gialla - si è dovuto accontentare del quarto posto alle spalle di Daniel Ricciardo su Red Bull, rimanendo però davanti a Valtteri Bottas che ha subito un doppio sorpasso in stereofonia dai due rivali. La Mercedes mantiene comunque la sua egenomia: da quando è iniziata la stagione 2014 si sono disputate 71 gare e la Mercedes ne ha vinte 58 (7 per la Ferrari, 6 per la Red Bull).
Il racconto della gara
Al via le vetture sono sfilate senza incidenti di sorta, mantenendo le posizioni di partenza con Hamilton al comando e subito dietro Sebastian Vettel, che dopo aver tentato il sorpasso nel primo giro si è mantenuto a circa un secondo di distacco dall’inglese, seguiti dagli “scudieri” Bottas e Raikkonen in terza e quarta posizione. Tutto tranquillo anche tra le due Red Bull di Verstappen e Ricciardo dopo lo scontro nel Gran Premio di Ungheria, mentre al via si sono pericolosamente toccate le due Force India di Ocon e Perez (non una novità in questa stagione). Da segnalare un grande sorpasso di Alonso su Hulkenberg in avvio per prendersi il settimo posto, ma lo spagnolo ha poi perso quanto guadagnato scivolando fino al 17^ posizione, ritirandosi al 27° giro per la settima volta in stagione (nessuno più di lui).
All’ottavo giro si è fermato l’idolo di casa Max Verstappen, in quel momento in quinta posizione, per cui erano accorsi tantissimi tifosi dalla vicina Olanda: sesta gara di questa stagione che il giovane non è riuscito a concludere. “Incredibile, non posso crederci” le sue parole dopo che la sua Red Bull si è fermata. Anche altre vetture hanno iniziato a fermarsi verso l’11° giro, ma fortunatamente per loro si trattava solo per la prima sosta programmata. Tra i piloti di testa è stato Hamilton il primo a fermarsi alla fine del 12° giro, con un super pit stop di 2.3 secondi del team Mercedes per evitare l’undercut, seguito due giri dopo da Valtteri Bottas per lo stesso motivo. Visti i tempi di Hamilton, il muretto Ferrari ha deciso di far rientrare Vettel (2.6 il suo pit stop) lasciando Raikkonen a fare i conti con il velocissimo inglese, ma senza riuscire a rallentare più di tanto la corsa della Mercedes. A fine 15° giro si è fermato anche il finlandese della Ferrari con una sosta di 2.8 secondi, ristabilendo le posizioni iniziali.
Dopo la sosta è arrivata però una brutta notizia per Raikkonen: a causa di una doppia bandiera gialla non rispettata, il finlandese è stato costretto dai commissari a uno stop&go di 10 secondi ai box, di fatto compromettendo la sua gara e scivolando in settima posizione dietro Ricciardo, Hulkenberg e Ocon. Il secondo pilota Ferrari ha quindi recuperato velocemente due posizioni, mettendosi in quinta posizione dietro Ricciardo (il quale, avendo le supersoft, viene costretto a un altro pit stop) al giro 25. Davanti, nel frattempo, la gara di nervi tra Hamilton e Vettel è continuata a lungo, con il tedesco a mantenersi costantemente sotto i due secondi di distacco dall’inglese mettendo pressione alla Mercedes.
Al 30° giro ancora scontro tra Ocon e Perez, con i due piloti Force India che si sono toccati a Eau Rouge: ad avere la peggio è stato il messicano, che dopo il contatto ha perso la ruota posteriore sinistra (ma anche Ocon ha perso l’ala sinistra) costringendo la Safety Car a uscire, azzerando i distacchi tra le vetture. Raikkonen ne ha approfittato per primo per effettuare il pit stop, seguito praticamente da tutte le altre macchine tra cui Hamilton e Vettel, il cui rifornimento però è durato ben 4.9 secondi per un piccolo errore di posizionamento. Interessante però la scelta delle gomme: soft per l’inglese, ultrasoft per il tedesco per andare fino a fine gara.
Si è riacceso subito il Gran Premio dopo l’uscita della Safety Car dopo quattro giri: Vettel ha provato l’attacco su Hamilton, ma la velocità di punta della Mercedes ha avuto la meglio; lo stesso non si può dire per Bottas, superato da Ricciardo a sinistra e Raikkonen a destra perdendo due posizioni importanti in ottica mondiale costruttori. Hamilton però ha ricominciato a spingere immediatamente dopo staccando uno straordinario 1:46:603, realizzando il record della pista in gara. Vettel però ha continuato a provarci mantenendosi sotto i due secondi di distacco, ma senza riuscire a portarsi abbastanza vicino per attivare il DRS nonostante le gomme ultrasoft. Vettel si prende anche il record della pista con 1:46:557 a due giri dalla fine, ma non basta: Hamilton vince davanti a Vettel e si porta a -7 in classifica piloti, mentre il distacco tra Mercedes e Ferrari rimane di 44 punti nel mondiale costruttori. Terzo posto per Ricciardo, quarto Raikkonen e quinto Bottas. Chiudono la zona punti Hulkenberg su Renault, Grosjean su Haas, Massa su Williams, Ocon su Force India e Sainz su Toro Rosso.
Che emozione per il figlio di Schumi
Prima della gara, sul circuito di Spa si è vissuto un momento di grande emozione: Mick Schumacher, figlio di Michael, ha effettuato un giro dimostrativo a bordo della Benetton del '94 per celebrare i 25 anni dalla prima vittoria del papà in un GP del Mondiale di Formula 1: "Un'emozione unica guidare la F1 di papà. Un onore” ha dichiarato dopo il giro. “Per la verità ha un po' di servostrezo... No, scherzo. Un futuro in Formula 1? lo spero veramente”. Tutto il weekend è stato vissuto nel ricordo del grande pilota della Ferrari, che sul circuito del Belgio ha conquistato sei vittorie e nove podi ed è stato raggiunto da Lewis Hamilton per maggior numero di pole position in carriera con 68.