Formula 1: l'urlo di Seb a Marina Bay, quanto vale questa pole

Formula 1

Mara Sangiorgio

Sebastian Vettel, Ferrari (GP Singapore) - Foto: GettyImages

Il pilota e poi l’uomo, insieme a una grande macchina. La lucidità e poi la liberazione. Sebastian Vettel a Singapore ha conquistato la pole position – la quarta qui per lui ma anche la quarta della Ferrari di questo 2017 – ed è esploso. Subito dietro al ferrarista le due Red Bull di Verstappen e Ricciardo

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Dopo Monza, ma soprattutto dopo un inizio di weekend non proprio positivo, questa risposta e questo risultato erano importanti. Se non addirittura fondamentali pensando al ritmo serrato che i piloti tengono tra le 23 curve di questa pista e alle poche possibilità di sorpasso. Pole position con brivido tra l’altro, a chiudere due giri in Q3 in cui è stato proprio il pilota Sebastian Vettel a fare la differenza, rifilando tre decimi di secondo a entrambe le Red Bull, che dopo le ottime prestazioni delle libere sembravano le naturali candidate per la pole.

Max Verstappen invece scatterà dalla prima fila proprio di fianco al ferrarista. E sarà la pima variabile non sempre prevedibile da tenere in considerazione. Daniel Ricciardo subito dietro, di fianco a Kimi Raikkonen. La Red Bull rimane qui la prima vera rivale della Ferrari. I due piloti Mercedes partiranno infatti affiancati, Hamilton davanti a Bottas, dalla terza fila. Con visi lunghi e poca fiducia. Era quello che aveva chiesto il presidente Marchionne: dobbiamo togliergli il sorriso. Ma ora tocca chiudere il cerchio per mantenere invece questo sorriso.