Formula1, GP Brasile: l'analisi tecnica delle qualifiche ad Interlagos

Formula 1

Cristiano Sponton

Bottas GP Brasile 2017 (Sutton)

Nel giorno in cui Hamilton compie il primo vero errore stagionale, sbattendo al primo giro del Q1, Bottas, beffa la Ferrari, soffiando la pole position a Vettel per soli 38 millesimi. Analizziamo le qualifiche di Interlagos: non solo la sfida Mercedes - Ferrari, ma anche la delusione Red Bull, la partenza dalla pit lane di Hamilton (perchè?) e le possibili strategie di gara. Il GP del Brasile è in diretta tv su Sky Sport F1 HD (canale 207) e sul web con il Live-Blog

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LE QUALIFICHE - GRIGLIA DI PARTENZA

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Le qualifiche si sono disputate con una condizione meteo molto diversa rispetto a quella incontrata durante le prove libere. Nella giornata di venerdì la pista ha superato i 50°C, mentre sabato il cielo era coperto e qualche goccia di pioggia è anche caduta durante i momenti conclusivi delle qualifiche. 

Mercedes vs Ferrari: si confermano punti di forza e debolezze

Se andiamo ad analizzare i singoli settori possiamo riscontrare dei dati per nulla sorprendenti. La Mercedes W08 di Bottas ha costruito la propria pole position sfruttando i punti di forza della vettura anglo-tedesca. Il pilota finlandese, infatti, è stato più veloce rispetto alla Rossa di Vettel nel primo e nel terzo settore dove è molto importante la potenza della Power Unit e l’efficienza aerodinamica. Più veloce, invece, la SF70H di Vettel nel tratto centrale, il più tecnico, dove è importante avere un ottimo inserimento in curva e una buona trazione.

Red Bull: che brutta qualifica!

La vera delusione di queste qualifiche è stata la Red Bull che, dopo il dominio messicano, era attesa alla conferma sul circuito di Interlagos. Cosa che non è avvenuta e, se andiamo ad analizzare i best sector, possiamo notare che la RB13 è stata piuttosto lenta in ogni settore della pista.

Una Red Bull più lenta di Ferrari e Mercedes nel settore 1 e 3 non è una novità vista la differenza di potenza massima che paga ancora la Power Unit Renault rispetto a quella italiana e anglo-tedesca. Sorprende, invece, non vedere la RB13 in cima ai tempi nel settore centrale dove serve tanta downforce. In questo tratto di pista Verstappen è riuscito a “limitare” i danni girando su prestazioni analoghe a quelle di Raikkonen ma non a livello di Vettel (2 decimi più veloce). Sorprende il distacco inflitto in questa zona di circuito da Max Verstappen al proprio team-mate: ben 5 decimi.

Il pilota australiano a causa della penalità di 10 posizioni in griglia, inflitta per la sostituzione del MGU-H, ha scelto una strategia completamente diversa rispetto a tutti gli altri, qualificandosi durante il Q2 con le gomme soft. Ricciardo cercherà di fare una strategia completamente diversa rispetto a tutti gli altri top 10 cercando di allungare il più possibile il primo stint per poi attaccare al massimo nella seconda parte di gara con le super soft.

Bene Perez e Alonso

Tra i top ten è giusto mettere in risalto la prestazione di Perez che è riuscito a cogliere la pole position tra i non top team, portando l’ottima Force India in sesta posizione. Molto buona anche la prestazione di Fernando Alonso che, sfruttando l’ottimo telaio della McLaren MCL32, è riuscito a qualificarsi in settima posizione. Se osserviamo i tempi di Fernando possiamo notare quanto poco competitivo sia stato nel primo e nel terzo settore, mentre in quello centrale si è ben difeso, girando più veloce di Ricciardo e rifilando ben 4 decimi alla Force India di Perez.

Hamilton partirà dalla pit-lane per la sostituzione della Power Unit

Hamilton era sicuramente il favorito per la pole position e per la vittoria alla vigilia di queste qualifiche. Il quattro volte campione del mondo, nella giornata di ieri, aveva dimostrato di essere il più competitivo anche nella simulazione dei passi gara. A causa di un suo errore la sua gara dovrà essere in rimonta e, sicuramente, ci farà divertire a suon di sorpassi per risalire il più velocemente possibile e portarsi a ridosso dei top 5.

Durante il primo giro lanciato della Q1, il pilota inglese, ha sbattuto violentemente alla “Ferradura” danneggiando la propria vettura. I tecnici Mercedes, quindi, ne approfitteranno per montare una nuova unità endotermica, un nuovo gruppo turbo compressore e una nuova MGU-H.

Strategia di gara

Secondo Pirelli, la strategia più probabile per domani è a una sosta, ma a seconda dei livelli di usura e degrado si potranno vedere anche due pit stop. Per la gara si prevede un clima asciutto e più caldo rispetto a oggi: questo sarà uno dei fattori che domani influenzeranno la strategia.