Formula 1, GP Belgio. Spa, una pista meravigliosa

Il tracciato di Spa nacque negli anni ’20 del secolo scorso, con l’unione “naturale” delle strade che lambivano i paesi di Malmedy, Stavelot e Francorchamps. La lunghezza era di circa 15 km ed il primo GP di Formula 1 (non valido per il mondiale) si svolse nel 1925.
Contrariamente alla tendenza di questi ultimi anni, il tracciato venne modificato più volte per essere reso più veloce, non più lento: ambiva ad essere il circuito più veloce in assoluto. Nel 1939 fu quindi tolto il tornante della Vecchia Dogana (nei pressi c’era la dogana tra il Belgio e l’Impero Tedesco), inserendovi al suo posto la famosa accoppiata Eau Rouge/Raidillon e nel 1947 si tagliò il tornante di Stavelot realizzando un curvone parabolico. La lunghezza passò a 14,1 km.

Con questa configurazione il circuito entrò a far parte del mondiale nel 1950: all’epoca la pole fu stabilita a 183 km/h di media. Passarono gli anni e, con l’evoluzione delle monoposto, si arrivò al valore di 244 km/h per l’edizione del 1970, dopo la quale il circuito venne abbandonato perché troppo lungo e pericoloso. Le vetture Sport continuarono a disputare la 1000 km di Spa e nel 1973 Jacky Ickx registrò la pole con il tempo di 3’12”7, per una media di oltre 262 km/h (Ferrari 312PB).

Negli anni ’70 l’ammodernamento con il circuito accorciato a circa 7 km: tagliava tutta la parte di Burnenville, Malmedy, Masta e Stavelot, e, dopo una sezione misto-veloce creata ex-novo, si ricongiungeva al vecchio tracciato a Blanchimont.
La F1 tornò a Spa nel 1983, nel 1984 si ritornò a Zolder, ma dal 1985 il GP del Belgio si è sempre disputato qui. Il tracciato ha subito alcune lievi modifiche nelle vie di fuga e nella zona della chicane Bus Stop, ma è sostanzialmente rimasto invariato dal 1983.