Formula 1, highlights del GP di Monza e classifiche

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Il successo di Lewis Hamilton, quinto sul tracciato italiano, e il decisivo contatto al via con Vettel; gli ordini di scuderia Mercedes e il blistering a mettere a dura prova le gomme delle Ferrari. Riviviamo qui tutti i momenti decisivi del GP di Monza

LE PAGELLE DI CARLO VANZINI

ALLUNGO LEWIS, KIMI SALVA IL GP DELLA ROSSA

A Monza Lewis Hamilton impone ancora la sua legge: il britannico della Mercedes ha conquistato il suo quinto successo sul tracciato italiano. Nel GP d'Italia i sogni della Ferrari si infrangono sulla classe dell'inglese, capace di approfittare di una incertezza alla seconda chicane di Sebastian Vettel - che poi dal fondo è risalito fino al quarto posto ma in classifica ora ha 30 punti di ritardo - e dei problemi di gomme di Kimi Raikkonen, secondo (per la centesima volta sul podio) davanti a Valtteri Bottas, che a tratti lo ha rallentato ed è stato perfetto nel ruolo di gregario.

La sintesi della gara

La 68^ vittoria in carriera dell'inglese può essere una svolta verso il suo quinto Mondiale, come è successo l'anno scorso sulla stessa pista. Negli ultimi 7 GP può amministrare 30 punti di vantaggio su Vettel (25 il ritardo Ferrari nel Mondiale Costruttori), mentre Raikkonen è a -92. Hamilton ha festeggiato per la quinta volta su questo podio (come Michael Schumacher) nonostante i fischi della marea rossa in pista (87mila persone sugli spalti, 183mila complessivamente nel weekend). "Non credo che questa vittoria sia un miracolo, ma ho trasformato tanta negatività in positività, soprattutto vedendo tanti tifosi britannici - ha detto Hamilton -. Sono stati la mia benzina, il miracolo da cui ho preso energia". 

Vettel-Hamilton, caos al via

Alla partenza, il poleman Raikkonen mantiene la testa della corsa; poco più dietro Hamilton e Vettel dopo un primo leggero contatto entrano in collisione con un testacoda che porta il tedesco in coda al gruppo. "Dove voleva andare? Non mi ha lasciato spazio", la protesta di Seb, che dal fondo risale fino al quarto posto, complice la penalità di 5 secondi subita da Max Verstappen, che nel finale dà una "spallata" a Bottas. Per i commissari il contatto con il tedesco è regolare, come sottolinea più volte anche Hamilton che, subito dopo l'uscita della safety car, ingaggia e vince un duello con Raikkonen. Il finlandese cambia le gomme al arrivate al limite dopo 21 giri, mentre la Mercedes sceglie di lasciare Hamilton in pista fino al ventottesimo, ordinando a Bottas di "tenere dietro" Raikkonen ("La mia missione era rallentare Kimi", ammetterà dopo), che presto ha evidenti problemi alle gomme per un problema di assetto. Tanto che si ritrova in testa ma a nove giri dalla fine non può resistere all'assalto decisivo di Hamilton, fischiato sul podio dalla marea rossa di tifosi, almeno quanto Bottas.

Il post gara

Alla bandiera a scacchi si è discusso molto sugli ordini di scuderia della Mercedes e sull'idea, condivisa ad esempio da Jacques Villeneuve, di usare Bottas per ostacolare la Ferrari. In generale, la scelta di puntare o meno su un unico pilota è stata forse la differenza principale fra i due team. "Noi assumiamo piloti, non maggiordomi", ha puntualizzato Maurizio Arrivabene, il team principal della Ferrari che, conquistata una storica doppietta in prima fila nelle qualifiche, ha lasciato i suoi liberi sin dall'inizio: il poleman Raikkonen in partenza ha chiuso Vettel, che non si è sorpreso per la manovra del compagno di squadra ma alla curva successiva non ha reagito in maniera decisa al sorpasso di Hamilton fino ad arrivare al contatto che ha consegnato un copione diverso alla gara. Diverso da quello che si aspettavano tutti i tifosi della Ferrari presenti (e non solo) a Monza.