Formula 1, GP Singapore: Hamilton proprio come Ali, un gancio al Mondiale. Ma Vettel non è ko
Formula 1Dopo le qualifiche a Marina Bay il britannico si era paragonato a Cassius Clay, poi in gara ha rifilato il "colpo" che potrebbe risultare decisivo per il Mondiale. Però la corsa al titolo è ancora aperta e Vettel può ancora sperare
E' stato un gancio fortissimo. Non ancora quello del ko ma molto importante. La vittoria di Lewis Hamilton a Singapore, senza dimenticare la superlativa pole position di sabato, sul campionato pesano tantissimo. In termini di punti ovviamente, che adesso sono 40 su Sebastian Vettel. Ma anche moralmente, perché per il tedesco è stato un weekend difficile da gestire e sicuramente da metabolizzare. Ci ha provato il ferrarista in partenza, scattando dalla terza casella, a cambiare quello che sembrava un gran premio già scritto. Il sorpasso a Verstappen prima che entrasse la safety car è stato un guizzo di forza ed entusiasmo. Ma poi a mancare sono stati sia la strategia che il passo. La decisione di chiamarlo presto a montare le gomme viola sbagliando anche il timing non ha pagato. La Red Bull ha reagito alla grande e rientrando dopo il pit stop Verstappen si è di nuovo trovato agilmente davanti a Vettel. Dal diciassettesimo in giro in avanti la gara per i primi tre non è più cambiata. Il tedesco non ha mai avuto il ritmo, tra l’altro con gomma più morbida, di impensierire gli avversari davanti a lui. Alle prese anche con qualche problema di surriscaldamento ai freni. Qualcosa questo weekend non ha funzionato: le due rosse – Raikkonen ha chiuso quinto com'era partito – non sono mai state una vera minaccia né per Mercedes né per Red Bull. Lewis Hamilton ha gestito senza strafare tutti i 61 giri della gara chiudendo al traguardo un weekend che ricorderà tra i migliori della sua carriera. Il colpo è stato forte. Lui mentalmente è fortissimo. A sei gare dalla fine del campionato le occasioni per Vettel e la Ferrari ci saranno, ma andranno affrontate con rabbia e determinazione diverse.