Formula 1, Hamilton snobba il GP del Vietnam: "Preferisco correre dove c'è più storia"

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Il campione del mondo della Mercedes ha manifestato dubbi sulla scelta della Formula 1 di programmare in GP in Vietnam: "Abbiamo un sacco di storia delle corse in Inghilterra, Germania, Italia e ora anche negli Stati Uniti, ma in questi posti hai un solo evento all'anno"

IL NUOVO GP DEL VIETNAM: IL PERCORSO

La Formula 1 cambia e si si espande verso paesi fino ad oggi impensabili per un Gran Premio. Prossima tappa, nel 2019, il Vietnam. Questa scelta, però, non trova il consenso del neo campione del mondo Lewis Hamiton: "Non so quanto sia importante andare in nuovi paesi in quanto tali - ha detto il cinque volte campione del mondo alla Bbc -. Se avessi il GP di Silverstone e uno a Londra, sarebbe davvero bello. Abbiamo un sacco di storia delle corse in Inghilterra, Germania, Italia e ora anche negli Stati Uniti, ma in questi posti hai un solo evento all'anno: se dipendesse da me, cercherei di fare più eventi in quei paesi». Hamilton parla anche dei Gran Premi già disputati nei paesi cosiddetti emergenti".

La storia conta

"Sono già stato in Vietnam ed è bellissimo - prosegue il pilota di Stevenage- sono stato in India ed è stato strano perché è un posto molto povero e abbiamo fatto questo GP nel mezzo del nulla: mi sono sentito molto in conflitto. Abbiamo anche avuto un GP in Turchia e quasi nessuno è arrivato: pista fantastica, ma pubblico scarso. Se hai il GP di Germania e ne hai uno a Berlino, penso che il collegamento con le città dove ci sono molte persone sia probabilmente una buona cosa, ma non lo sia necessariamente andare in paesi dove non sanno così tanto sulla Formula 1".