Prima messa in moto della power unit Ferrari 2019, presente il team principal Mattia Binotto. Il resto della vettura, come noto, la conosceremo nel giorno della presentazione in programma il 15 febbraio
CAMILLERI: "FERRARI INVESTIRA' DI PIU' PER VINCERE NEL 2019"
E' stato il giorno del fire-up in casa Ferrari. Primo segnale di una stagione che è sempre più vicina. L'accensione del motore 6 cilindri per il Mondiale 2019 è stata completata con successo a Maranello, ovviamente alla presenza del neo team principal (e direttore tecnico) Mattia Binotto. Il progetto della Rossa, che porta ancora il nome 670, verrà presentato nella sua versione integrale il 15 febbraio, giorno della presentazione ufficiale (unveiling). Ecco perché in questa giornata di fire-up - che rappresenta il primo vero segnale di una stagione che ormai è alle porte - la Ferrari non era completa: l'arrivo di alcune componenti aerodinamiche, infatti, è previsto nei prossimi giorni. Indiscrezioni parlano di una monoposto con una tonalità del rosso sarà più scura e rispetto alla SF71H del 2018.
Cos'è il fire-up?
Consideriamolo come la prima mossa ufficiale della stagione che sta per cominciare (dal 18 al 21 febbario i primi test, primo GP in Australia il 17 marzo), il fire-up è ormai una tradizione, una sorta di rituale, che segna la nascita di una monoposto. Di sicuro è uno dei momenti che scaldano di più i tifosi alla vigilia del Mondiale, dal momento che, come in questo caso, i team diffondono video e o audio con il sound del motore.