Formula 1, GP di Gran Bretagna: tutto quello che c'è da sapere sul circuito di Silverstone

Formula 1

Cristiano Sponton

La Formula 1 arriva a Silverstone per il Gran Premio della Gran Bretagna dopo la prima vittoria stagionale della Red Bull firmata Verstappen. Sul tracciato inglese dobbiamo aspettarci la pronta riscossa della Mercedes dopo una gara piuttosto anonima allo Spielberg, mentre la Ferrari porterà in pista un nuovo pacchetto aerodimanico. Appuntamento con il GP domenica alle 15.10 in diretta su Sky Sport F1

GP SILVERSTONE, LA GARA LIVE

Dopo il GP di Austria dove la Red Bull ha conquistato la prima vittoria stagionale, il Circus della Formula 1 si sposterà in Inghilterra sul tracciato storico di Silverstone. Tracciato inglese dove dovremo attenderci la pronta riscossa del team Mercedes che sulla pista del Red Bull Ring è andato in difficoltà raccogliendo il peggior risultato stagionale. Saranno giorni molto importanti anche per la Ferrari che porterà in pista un pacchetto aerodinamico per cercare di recuperare terreno nei confronti della W10.

IL CIRCUITO: attenzione al nuovo asfalto

Il tracciato di Silverstone, dal punto di vista tecnico, risulta essere molto interessante perché è composto da tratti molto veloci a tratti piuttosto guidati dove la trazione meccanica, garantita anche da un ottimo sfruttamento delle Pirelli, è fondamentale. Lo scorso anno il tracciato era stato completamente riasfaltato ma i lavori fatti non avevano soddisfatto per niente i piloti specialmente quelli di MotoGP. I lavori di riasfaltatura sono stati necessari per riconquistare la licenza per ospitare le gare di motociclismo visto che, nel 2018, l’appuntamento era stato cancellato per i problemi avuti proprio dal fondo rifatto nel gennaio del 2018. I lavori sono stati ultimati a fine giugno e quindi è lecito aspettarsi un fondo particolarmente scivoloso. Dal punto di vista aerodinamico i vari Team opteranno per ali da medio carico che saranno fondamentali sia nei tratti molto veloci (uno su tutti quello da curva 10 a curva 14 con le famose Maggotts e Becketts) che in quelli piuttosto lenti (tra curva 3 e 5, o tra curva 6 e 8).  sei tratti di percorrenza in piena potenza, tre curve lente (Curva 4, Curva 7 e Curva 16) e tre punti ideali per il sorpasso (Curva 1, Curva 6 e Curva 15).

POWER UNIT: il motore endotermico lavora a pieno carico per il 70% del tempo

Su questo tracciato la parte ibrida, in special modo MGU-H, avrà un’importanza fondamentale per essere competitivi in qualifica e gara. Essendoci poche frenate il recupero di energia tramite MGU-K sarà piuttosto basso e stimato, da Magneti Marelli, in circa 747 kJ mentre MGU-H potrà recuperare parecchia energia, circa 3432 kJ, grazie ai tratti veloci dove il motore lavora a piena potenza. La parte endotermica, è molto sollecitata in quanto il motore endotermico lavora a pieno carico per il 70% del tempo. A livello di mappatura sarà molto importante curare invece, curare guidabilità per avere un’ottima erogazione in uscita dalle curve lente ma, nello stesso tempo, avere un’ottima risposta del motore nelle curve veloci per non indurre instabilità della vettura. Silverstone è considerato un circuito piuttosto sensibile alla potenza in quanto ogni 10 cv di guadagno si possono ottenere miglioramenti di 0,18s al giro. Per quanto riguarda i consumi, non si correrà su un tracciato molto esoso e si potranno quindi imbarcare meno kg di carburante ed evitare lunghi periodi di fuel saving. Il Fuel effect su questo tracciato è molto importante perché 10 kg equivalgono a circa 0,23 s al giro.

LE GOMME: Pirelli porta i compound più duri

A Silverstone, Pirelli, porterà in pista i compound più duri tra quelli a disposizione dell’offerta Pirelli. Gomma C1, C2 e C3 elette quale dura, media e morbida del week end. Questa decisione è stata presa in quanto la pista inglese è tra le più esigenti sugli pneumatici, in virtù degli elevati carichi laterali sviluppati in curva. Se osserviamo le scelte fatte dai piloti possiamo notare che, la hard, non è stata presa in considerazione da molti team avendo scelto un solo set che è obbligatorio per regolamento. Le eccezioni sono Ricciardo, i due Racing Point e Kubica che hanno scelto due set di gomme "bianche". Non c’è una grossa differenza nelle scelte sulle soft e le medie: 9 treni per Ferrari e Red Bull, 8 per Mercedes che dispone di un set in più di "gialle".

FERRARI: Qualche passo avanti rispetto ad inizio stagione c’è stato

La scuderia di Maranello non è ancora riuscita ad ottenere la prima vittoria stagionale nonostante le 3 pole position ottenute in Bahrain, Canada e Austria. Ormai, giunti alla decima tappa del mondiale 2019, è lecito dire che il progetto SF90 non è certamente riuscitissimo e di questo si sono resi conto anche gli ingegneri in Rosso. I limiti sono principalmente legati al concetto aerodinamico scelto a cui Binotto e company stanno cercando di intervenire, ove possibile. Dopo una prima parte di mondiale in cui la Ferrari, in termini di sviluppo, era stata pressoché immobile, in queste ultime gare qualcosa di positivo c’è stato e proprio per questo sarà importante capire come funzioneranno le tantissime novità che vedremo qui a Silverstone. Se osserviamo il distacco chilometrico che separa la SF90 dalla W10 possiamo notare che la linea di tendenza è un leggera discesa a dimostrazione che, la strada imboccata nello sviluppo, sembra essere quella giusta. Ma questa tendenza dovrà essere confermata anche nelle prossime gare visto che, sulla carta, non sembrano sposarsi ottimamente con le caratteristiche della monoposto.

Se facciamo un passo indietro, invece, i dati che emergono sono piuttosto negativi in quanto è chiaro che la SF90 è un passo indietro rispetto alla SF71H e alla SF70H.

Il grafico in alto dimostra che, il distacco dalla Mercedes, è aumentato di circa 255 millesimi su una pista di lunghezza di 5 km ((0,066-0,015)*5). Se il confronto lo facciamo con il 2018, post gara di Austria, il bilancio è ancora più negativo in quanto il gap è aumentato di ben 3 decimi.