Ana Carrasco e le sue sorelle, la MotoGP è donna
MotoGpL'8 marzo su due ruote. Per la seconda stagione consecutiva, la spagnola, classe '97, sarà ai nastri di partenza del Mondiale. Ma la pilota della Moto3 non è la prima a gareggiare con i maschietti
di Roberto Brambilla
Beata tra gli uomini. Ana Carrasco, 17 anni il 10 marzo, sarà nel 2014 per il secondo anno consecutivo l'unica ragazza a correre nel Motomondiale. Sarà in pista con Rw Racing Gp nella Moto3, la categoria dove è stata la prima “signora” a scendere in pista e dove in Malesia a ottobre 2013 ha conquistato il primo punto della sua carriera. Ma la ragazza di Murcia non è la prima, né l'unica nella storia ad essersi infilata tuta e casco. Nel giorno della loro festa, ecco quando il Mondiale è donna.
Inge e Beryl le pioniere – Negli anni Cinquanta e nei primi anni Sessanta l'emancipazione era un miraggio. Anche su due ruote. Con qualche eccezione. Come quella di una ragazza tedesca Ingeborg Stoll che tra il 1954 e il 1958 insieme al francese Jacques Drion corse come passeggera nella categoria sidecar, che allora faceva parte del Mondiale. O come Beryl Swain (nella foto), la prima a gareggiare in singolo su due ruote, nella classe 50 del Tourist Trophy 1962, allora prova iridata in cui concluse 22sima su 25.
Gina Bovaird, il ritorno dopo il "blocco"– Dopo Beryl Swain alle donne non fu permesso di correre nelle categorie maschili per più di 15 anni. E per rivedere una signora nel Motomondiale bisognerà aspettare il Gp di Germania 1981, con la statunitense Gina Bovaird, in gara nelle 125, Tra quel Mondiale e quello successivo, corso in 500, prima donna della storia, la 32enne di Boston prenderà parte a cinque gare, ma senza mai concluderne una.
Temu e Tomoko, i primi punti Mondiali – Per scrivere la storia però ci vorrà ancora qualche anno. E' il Gp di Francia 1988 e una ragazza finlandese di 20 anni Temu Rinne, in sella a una Honda, conquista il 14° posto e i primi due punti di una donna nel Motomondiale. Alla fine della sua carriera nel 1991 saranno 25 con un settimo posto ad Assen nel 1989 come miglior piazzamento. Qualche anno dopo, sempre in 125 farà meglio la giapponese Tomoko Igata. 25 partenze e 30 punti tra il 1994 e il 1995 con un settimo posto in Rep. Ceca nel 1995 e nel 1994, un incrocio con la nostra azzurra Daniela Tognoli che tra 1993 e 1994 raccolse un 24° posto a Laguna Seca.
Katja ed Elena tra 250 e Moto2 – Gli Anni Duemila cominciano con un altro traguardo storico per le donne del Motomondiale. Il 3 giugno, al Mugello, la tedesca Katja Poensgren (nella foto) su un'Aprilia non ufficiale, conquista il 14° posto nel Gp d'Italia nella 250 portando i primi due punti rosa nella storia della ottavo di litro. Qualche anno e pilota dopo (come le meteore Marketa Janakova, Andrea Touskova e Nikolett Kovacs) nel 2011, Elena Rosell, è stata la prima donna a scendere in pista nella Moto2, dopo la riforma delle categorie. Per la spagnola tra 2011 e 2012 nessun punto, al massimo un 19° posto in Malesia.
Beata tra gli uomini. Ana Carrasco, 17 anni il 10 marzo, sarà nel 2014 per il secondo anno consecutivo l'unica ragazza a correre nel Motomondiale. Sarà in pista con Rw Racing Gp nella Moto3, la categoria dove è stata la prima “signora” a scendere in pista e dove in Malesia a ottobre 2013 ha conquistato il primo punto della sua carriera. Ma la ragazza di Murcia non è la prima, né l'unica nella storia ad essersi infilata tuta e casco. Nel giorno della loro festa, ecco quando il Mondiale è donna.
Inge e Beryl le pioniere – Negli anni Cinquanta e nei primi anni Sessanta l'emancipazione era un miraggio. Anche su due ruote. Con qualche eccezione. Come quella di una ragazza tedesca Ingeborg Stoll che tra il 1954 e il 1958 insieme al francese Jacques Drion corse come passeggera nella categoria sidecar, che allora faceva parte del Mondiale. O come Beryl Swain (nella foto), la prima a gareggiare in singolo su due ruote, nella classe 50 del Tourist Trophy 1962, allora prova iridata in cui concluse 22sima su 25.
Gina Bovaird, il ritorno dopo il "blocco"– Dopo Beryl Swain alle donne non fu permesso di correre nelle categorie maschili per più di 15 anni. E per rivedere una signora nel Motomondiale bisognerà aspettare il Gp di Germania 1981, con la statunitense Gina Bovaird, in gara nelle 125, Tra quel Mondiale e quello successivo, corso in 500, prima donna della storia, la 32enne di Boston prenderà parte a cinque gare, ma senza mai concluderne una.
Temu e Tomoko, i primi punti Mondiali – Per scrivere la storia però ci vorrà ancora qualche anno. E' il Gp di Francia 1988 e una ragazza finlandese di 20 anni Temu Rinne, in sella a una Honda, conquista il 14° posto e i primi due punti di una donna nel Motomondiale. Alla fine della sua carriera nel 1991 saranno 25 con un settimo posto ad Assen nel 1989 come miglior piazzamento. Qualche anno dopo, sempre in 125 farà meglio la giapponese Tomoko Igata. 25 partenze e 30 punti tra il 1994 e il 1995 con un settimo posto in Rep. Ceca nel 1995 e nel 1994, un incrocio con la nostra azzurra Daniela Tognoli che tra 1993 e 1994 raccolse un 24° posto a Laguna Seca.
Katja ed Elena tra 250 e Moto2 – Gli Anni Duemila cominciano con un altro traguardo storico per le donne del Motomondiale. Il 3 giugno, al Mugello, la tedesca Katja Poensgren (nella foto) su un'Aprilia non ufficiale, conquista il 14° posto nel Gp d'Italia nella 250 portando i primi due punti rosa nella storia della ottavo di litro. Qualche anno e pilota dopo (come le meteore Marketa Janakova, Andrea Touskova e Nikolett Kovacs) nel 2011, Elena Rosell, è stata la prima donna a scendere in pista nella Moto2, dopo la riforma delle categorie. Per la spagnola tra 2011 e 2012 nessun punto, al massimo un 19° posto in Malesia.