MotoGP, lotta tra Open e Factory. Purché si corra

MotoGp
(Foto Getty)

I MOTIVI DELLA SCELTA. E' la discussione che anima la vigilia del Motomondiale nella classe regina. Dalla configurazione Open della Ducati alle preoccupazioni di altri team ufficiali. E ora ariva la Factory2. Ma che vuol dire?

(nel video d'apertura, Rosario Triolo sulla discussione Open-Factory, in quello seguente il commento di Irene Saderini)

di Alfredo Alberico

Senti parlare gli esperti di Motomondiale e l'attesa per l'imminente inizio della stagione rischia di trasformarsi in un affare piuttosto complicato. Sogni grandi duelli, quelli tra Marquez, Rossi, Lorenzo e Pedrosa, poi spunta la questione della scelta tra Open e Factory (e ora Factory 2). Detto tra noi, ma che vuol dire? Le indicazioni che seguono consideratele pure una guida rapida, rapidissima dato l'argomento, da cliccare se e quando qualche dubbio rischierà di farci sbandare.



Open o Factory? - La scelta è una questione di regolamento, con modifiche annunciate ad ottobre 2013 dalla Commissione Grand Prix. Oggi, però, la discussione verte attorno all'interpretezione del regolamento stesso e al capitolo della centralina unica. Open e Factory sono tecnicamente delle configurazioni: i team MotoGP che utilizzano la centralina elettronica Magneti Marelli e il proprio software sono Factory. La denominazione CRT, in passato applicata a tutti i team privati si trasforma in Open.

DIFEFRENZE FACTORY OPEN
ELETTRONICA Centralina Magneti Marelli + software libero.
Centralina Magneti Marelli + software Dorna (società spagnola che organizza il Mondiale).
BENZINA 20 litri carburante.
24 litri carburante.
MOTORE 5 senza possibilità di sviluppo. 12 con sviluppo libero.
GOMME
Due opzioni.
Due opzioni. Qui Bridgestone che mette a disposizione una gomma supersoft.
TEST Massimo 5 giorni, con unico circuito. Liberi (il limite viene dai 120 pneumatici disponibili). E' un altro indiscusso vantaggio di questa configurazione.

Chi sceglie cosa - Factory
è l'opzione di chi punta soprattutto allo sviluppo. Leggasi team ufficiali e ingegneri giapponesi, ovvero quelli che hanno nel mirino anche il mercato delle vendite. Open, che non è necessariamente sinonimo di economicità, è invece la scelta dei team privati, in questo modo non assillati da un'elettronica sulla quale difficilmente potrebbero competere con i big. Tra gli Open, però, è spuntato anche un team ufficiale: la Ducati. Alla squadra di Borgo Panigale attira l'ampia possibilità di lavorare sullo sviluppo del motore e, nei limiti, anche d'intervenire sull'elettronica. I risultati sono stati ottimi molto incoraggianti.

Capitolo 2. Anzi, Factory2 - La novità è che le categorie della classe regina non saranno soltanto due: tra poche ore, come annnunciato al quotidiano As da Carmelo Ezpeleta, Ceo di Dorna, verrà introdotta anche la Factory2, terra di mezzo tra le altre due configurazioni. La Ducati "Open" preoccupa le concorrenti "Factory" e questa è la soluzione adottata.

Le limitazioni per le Factory2 - Avranno le stesse caratteristiche delle Open, in avvio, ma se otterranno tre terzi posti o due secondi o una vittoria, dovranno automaticamente ridurre i litri di benzina, da 24 a 22,5, e limitarsi all'uso di 9 motori invece di 12.
Non fatevene un cruccio se il quadro della situazione e le sue motivazioni continueranno ad alimentare i vostri dubbi. Ancora due settimane e si comincerà a correre. Per fortuna.