MotoGP legend: Doohan, il "dittatore" degli anni Novanta
MotoGpL'australiano ha letteralmente dominato un decennio, vincendo 5 titoli iridati consecutivi nella 500 fra il 1994 e il 1998. Il tutto nonostante un grave incidente ad Assen in cui ha rischiato di perdere la gamba destra
di Claudio Barbieri
Quando si parla di cambio della guardia riferendosi alla MotoGP, si pensa immediatamente alla staffetta fra Mick Doohan e Valentino Rossi. Era il 1999 e l'australiano, campione del mondo per 5 volte di fila fra il 1994 e il 1998, lasciava le corse e il dominio della classe regina al Dottore, che ne raccolse l'eredità nel primo decennio del Duemila. Ma negli anni Novanta il "dittatore" arrivava da Brisbane (guarda le FOTO).
La tragedia sfiorata ad Assen - A differenza di altri fenomeni del suo calibro, Doohan non fa la classica trafila tra le varie categorie, esordendo subito in 500 nel 1989 in sella a una Honda, moto che non mollerà per il resto della carriera. Gli servono solo tre stagioni per sfiorare il Mondiale al termine di un campionato eccezionale, con 14 podi in 15 gare. Ma a trionfare è il suo grande rivale, Wayne Rainey, con cui darà vita ad epiche battaglie. La vita di Doohan cambia nel 1992, quando rischia l'amputazione della gamba a causa di un incidente ad Assen: solo il grande lavoro del Dottor Costa e della Clinica Mobile impediscono il tragico epilogo e l'australiano può tornare a correre (e vincere).
La manita iridata - L'incidente olandese porta ripercussioni sul fisico di Mick, costretto a frenare con una speciale leva sul manubrio invece che con il tradizionale pedale. Ma questa soluzione sembra avvantaggiare l'australiano, che nel 1994 sbaraglia la concorrenza: 9 vittorie, 5 podi e il titolo iridato. Doohan ci prende gusto e non smette più di alzare trofei. In totale saranno 5 Mondiali, 54 successi, 95 podi e 58 pole in 11 stagioni nella classe regina. Con la ciliegina sulla torta del 1997, dove agguanta 12 vittorie in 15 gare, disputando la stagione perfetta. Una stagione alla Mick Doohan.
Quando si parla di cambio della guardia riferendosi alla MotoGP, si pensa immediatamente alla staffetta fra Mick Doohan e Valentino Rossi. Era il 1999 e l'australiano, campione del mondo per 5 volte di fila fra il 1994 e il 1998, lasciava le corse e il dominio della classe regina al Dottore, che ne raccolse l'eredità nel primo decennio del Duemila. Ma negli anni Novanta il "dittatore" arrivava da Brisbane (guarda le FOTO).
La tragedia sfiorata ad Assen - A differenza di altri fenomeni del suo calibro, Doohan non fa la classica trafila tra le varie categorie, esordendo subito in 500 nel 1989 in sella a una Honda, moto che non mollerà per il resto della carriera. Gli servono solo tre stagioni per sfiorare il Mondiale al termine di un campionato eccezionale, con 14 podi in 15 gare. Ma a trionfare è il suo grande rivale, Wayne Rainey, con cui darà vita ad epiche battaglie. La vita di Doohan cambia nel 1992, quando rischia l'amputazione della gamba a causa di un incidente ad Assen: solo il grande lavoro del Dottor Costa e della Clinica Mobile impediscono il tragico epilogo e l'australiano può tornare a correre (e vincere).
La manita iridata - L'incidente olandese porta ripercussioni sul fisico di Mick, costretto a frenare con una speciale leva sul manubrio invece che con il tradizionale pedale. Ma questa soluzione sembra avvantaggiare l'australiano, che nel 1994 sbaraglia la concorrenza: 9 vittorie, 5 podi e il titolo iridato. Doohan ci prende gusto e non smette più di alzare trofei. In totale saranno 5 Mondiali, 54 successi, 95 podi e 58 pole in 11 stagioni nella classe regina. Con la ciliegina sulla torta del 1997, dove agguanta 12 vittorie in 15 gare, disputando la stagione perfetta. Una stagione alla Mick Doohan.